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Direttiva Nitrati, Bizzotto: paradosso italiano regioni in regola lo Stato no

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 15 Luglio 2013 alle 13:52 | 0 commenti

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On. Mara Bizzotto, Lega Nord  -  "La questione della Direttiva Nitrati è emblematica di come funzionano le cose in Italia e dei rapporti che il nostro Paese ha con Bruxelles. Infatti, nonostante le Regioni, Veneto in primis, si siano messe in regola con la direttiva comunitaria sui nitrati, che mira a proteggere l'ambiente e la salute dei cittadini, rischiamo comunque di subire ritorsioni economiche da parte dell'UE per l'inadempienza dello Stato centrale, già maglia nera in Europa per le infrazioni comunitarie e per il mancato utilizzo dei fondi".

Queste le parole dell'europarlamentare leghista Mara Bizzotto, responsabile federale del dipartimento Europa della Lega Nord, che annuncia la riposta della Commissione UE alla sua interrogazione sulla cosiddetta Direttiva Nitrati (91/676/CEE), relativa alla protezione delle acque dall'inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole.
L'Italia, con una norma contenuta all'articolo 36 della legge 221 del 17 dicembre 2012, aveva sospeso per 12 mesi l'attuazione della Direttiva europea del 1991 che limita l'impiego di nitrati in agricoltura per tutelare la salute delle acque e dei cittadini. Questa disposizione, non in linea con la normativa europea, è costata al nostro Paese una lettera di costituzione in mora inviata da Bruxelles lo scorso 21 Febbraio.
All'interpellanza dell'onorevole Bizzotto, ha risposto il Commissario europeo all'Ambiente, Janez Potocnik, che ha affermato: "Ad oggi tutte le diciotto Regioni che hanno designato almeno una zona vulnerabile ai nitrati hanno adottato dei decreti regionali che confermano l'effettiva designazione della zona vulnerabile ai nitrati, riflettendo così la validità e l'applicabilità dei loro programmi di azione". Tuttavia, prosegue Potocnik, "essendo questa disposizione tuttora in vigore, la Commissione ritiene che il quadro legislativo nazionale italiano rimanga in violazione della Direttiva sui Nitrati e conta che l'Italia affronti questo problema quanto prima", poiché "la sua mancata attuazione avrebbe ripercussioni sia sul primo sia sul secondo pilastro della politica agricola comune (PAC)".
"Siamo davvero al paradosso - commenta la Bizzotto - Da mesi assistiamo a un dialogo tra sordi che vede contrapporsi le Regioni, che hanno applicato quanto richiesto dalla Direttiva comunitaria, e il Governo centrale, che invece, nel più classico dei tira e molla, non ha ancora cancellato una deroga che le Regioni non vogliono. Una deroga bocciata dall'Europa e per la quale rischiamo persino una procedura d'infrazione e un decurtamento dei fondi PAC".
"Se da un lato, quello dell'Europa, c'è un eccesso di burocrazia, dall'altro, quello di Roma, c'è un colpevole eccesso di sufficienza e di errori che possono costarci caro, come ammonisce chiaramente il Commissario Potocnik - continua l'eurodeputata Bizzotto - E non stiamo parlando di noccioline, ma di milioni di euro che potrebbero essere sottratti al sistema Italia, e quindi a tutti i cittadini, in un periodo di forte crisi economica".
"Il mio auspicio è che il Governo provveda quanto prima a mettersi in regola con le disposizioni comunitarie, per non mettere a rischio i fondi destinati ai nostri agricoltori - conclude l'onorevole Bizzotto - E' intollerabile che per le solite inadempienze dello Stato a rimetterci siano tutti i cittadini, a cui ormai troppo spesso vengono sottratti importanti finanziamenti comunitari".


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