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Pietrangelo Pettenò, consigliere regionale Federazione della Sinistra Veneta Prc Sinistra Europea -Ieri ho fatto visita a don Albino Bizzotto, giunto al dodicesimo giorno di digiuno e gli ho manifestato piena solidarietà e convinta adesione agli obiettivi della sua battaglia. Bene ha fatto bene il Presidente Clodovaldo Ruffato ad invitarlo in Consiglio regionale.

Ciò rappresenta un importante riconoscimento per le istanze di grande valore che il sacerdote ha proposto alla politica veneta e che già erano state avanzate nell'aprile scorso durante l'incontro con i capigruppo e le associazioni ambientaliste.
In questi anni come Federazione della Sinistra - Rifondazione Comunista non ci siamo sottratti a sostenere queste battaglie nei territori e nelle istituzioni.
Anche recentemente, durante l'approvazione del Programma triennale 2012-14 ed elenco annuale dei lavori pubblici di competenza regionale, avevamo presentato una serie di emendamenti indirizzati a bloccare un insieme di opere inutili quali la Superstrada Pedemontana Veneta, il Grande Raccordo Anulare di Padova, la camionabile lungo l'idrovia Padova-Venezia, la Nogara-Mare, il Passante Alpe Adria e l'autostrada Treviso-Mare. Per tali opere, tutte realizzate in project financing, avevamo chiesto la moratoria per poter verificare se esistano ancora i presupposti per la loro realizzazione nonché la loro sostenibilità economica.
Purtroppo sono stati pochi i consiglieri che allora hanno condiviso tali iniziative. In questi giorni, tuttavia, in molti si stanno esprimendo con maggiore sensibilità nei confronti della difesa del territorio e contro il consumo esagerato di suolo che ormai ha ridisegnato un Veneto fortemente compromesso sul piano ambientale.
La politica deve essere tuttavia coerente fino alla fine e cambiare strategia: non si possono ancora sostenere opere inutili, costose e dannose, ma occorre fermarsi e riflettere su un nuovo modello di Veneto che deve avere al centro la difesa della terra.
Il Consiglio regionale deve prendere decisioni coraggiose e non continuare a far finta di niente su questo tema fondamentale per il miglioramento della qualità della vita e per uno sviluppo sostenibile nella nostra Regione.
Attendiamo pertanto con soddisfazione l'incontro con Don Albino in Consiglio regionale: servirà poi mettersi davvero al lavoro per raggiungere risultati concreti.