Design, anche nove artigiani vicentini in mostra all'ambasciata italiana di Berlino
Giovedi 19 Dicembre 2013 alle 16:42 | 0 commenti
CNA Vicenza - La serie di contenitori modulari e intercambiabili per l’ambito cucina, bagno e ufficio, dopo essere stata presentata in anteprima assoluta durante l’edizione 2013 della mostra-mercato Open Design Italia (svoltasi a Venezia lo scorso novembre), è stata esposta presso i locali dell'ambasciata italiana a Berlino in occasione del Premio ''Interior Contract Award''.
La collezione è nata grazie alla piattaforma Open Design Italia Factory (www.odifactory.com) che ha messo insieme due mondi complementari, il design e il saper fare italiano, in una forma di progettazione compartecipata.
Non è la prima volta che si assiste a progetti che nascono in stretta collaborazione tra designer e artigiani. Ma ciò che finora è mancato è stato il coordinamento tra i due soggetti e la curatela di un progetto più ampio che arrivi fino alla vendita. Questa la differenza sostanziale del progetto pilota di Open Design Italia Factory, sviluppato dal team di Open Design Italia con la CNA di Vicenza e il sostegno della Camera di Commercio di Vicenza e dell’EBAV.
“Open Design Italia Factory è il tentativo di costruire un’idea nuova di manifattura.†spiega Sergio Paolin, uno degli artigiani coinvolti nell’iniziativa. “La diversità di questo progetto sta proprio nei suoi presupposti: il fatto di aver fatto subito interagire artigiani e designer con una logica di parità . È un progetto complesso ma anche stimolante.â€
Per cinque mesi, infatti, gli artigiani vicentini (Monica e Mauro Carraro, Oreste Cogo, Eugenio Lovato, Sergio Paolin, Giuseppe Pretto, Gildo Sartori, Filippo e Remigio Scapin, Giuseppe e Mirko Vanzo, Pietro Viero) hanno lavorato duramente assieme ai designer provenienti da tutta Italia. Il risultato è stata una collezione raffinata, caratterizzata da un design moderno e sofisticato e da lavorazioni interamente artigianali che mettono in evidenza al meglio la differente natura dei vari materiali.
I singoli oggetti sono pensati per essere costruiti e assemblati in tempi rapidi, per rispondere anche a una vendita on-demand e “customizzabileâ€. “È un progetto innovativo e contemporaneo.†spiega Gildo Sartori, artigiano del marmo. “Innovativo perché crea una nuova rete di imprese e contemporaneo perché si rivolge al mercato globale e ai canali di e-commerce; cose che eventualmente gli artigiani da soli non potrebbero fare.â€
Cases of Life è una collezione destinata a crescere, introdurre nuovi oggetti e/o contesti d’uso e a coinvolgere altri designer e artigiani. Il lavoro fatto finora ha teso a costruire una buona pratica che ora è possibile declinare e replicare in modo da attivare processi analoghi e cooperazione tra soggetti e mondi diversi e troppo spesso lontani.
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