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Deghenghi: pastasciutta antifascista condita di anacronismo, odio e patrocinio...

Di Citizen Writers Giovedi 9 Luglio 2015 alle 16:51 | 0 commenti

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Gian Luca Deghenghi, Movimento Italia Sociale Vicenza

Apprendiamo con disappunto che anche quest’ anno avrà luogo, sabato 25 luglio in Campo Marzo, l’ iniziativa denominata “Pastasciutta antifascista”, evento che nasconde sotto una connotazione che vorrebbe essere simpatica e coinvolgente, il sempiterno tentativo, da parte di alcuni, di propagandare la mistificazione della storia e fomentare, di conseguenza, l’ odio verso un fantomatico “nemico fascista”.

Ci stupiamo che il Comune conceda il proprio patrocinio, come si evince dalla locandina ove il simbolo campeggia tra quelli dei soliti noti promotori, ma questa è solo una nostra osservazione relativa allo scarso buon gusto ed alla scarsa “opportunità” di un simile schieramento da parte di chi dovrebbe essere, visto il ruolo istituzionale, neutrale e super partes.

Dunque siamo alle solite: ad una determinata corrente politico-culturale si concedono patrocini e si garantiscono libertà di azione e di manifesta propaganda, nonostante risultino chiari i risvolti politici ed i tentativi di mantenere vivo un anacronistico odio verso quella parte di cittadini che la pensa in modo completamente diverso. Il continuo utilizzo di una visione storica distorta e partigiana (appunto) delle travagliate vicende vissute dall’ Italia e dall’ Europa, prima, durante e dopo l’ ultimo conflitto mondiale, per delegittimare l’ avversario, ci sembra un chiaro sintomo di come la parola “pacificazione” non rientri nel vocabolario degli apologeti resistenziali, tra i quali gli organizzatori della ridicola quanto discutibile iniziativa di sabato 25 luglio.

Ebbene, dopo i recenti avvenimenti di Schio, occorsi domenica 5 luglio quando ai “neri”, come veniamo simpaticamente etichettati, è stata praticamente impedita nei fatti  la commemorazione delle vittime dell’ Eccidio perpetrato dai partigiani, per parte nostra dichiariamo che la tanto auspicata pacificazione non ci riguarda. Fintanto che ci troveremo di fronte ad “antagonisti” ciecamente e istericamente attaccati al calice della menzogna e dell’ odio per l’ avversario, continueremo fieramente e lealmente a rivendicare l’ Onore per i “nostri” caduti, sacrificatisi nell’ intima convinzione di difendere la Patria, e per le vittime inermi della barbarie dei banditi resistenti.

La storia, d’ altra parte, sta contribuendo sempre più a squarciare il velo di mistificazioni che sorregge l’ apologia di una certa resistenza e che nutre l’ arrogante “superiorità” di quanti ne fanno una assurda ragione di vita ed uno strumento di battaglia politica. 

Gli altrui fastidiosi tentativi di trascinarci nello scontro, anche se in questo caso ci fanno diventare un po’ polemici e momentaneamente allergici alla pastasciutta, ci lasciano, dunque, completamente indifferenti.


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