Decesso all'albergo cittadino, Giovanni Vincenzo Licata replica a Daniele Sandonà
Sabato 15 Giugno 2013 alle 17:39 | 0 commenti
Riceviamo da Giovanni Vincenzo Licata e pubblichiamo
Vi invio la presente per precisare alcuni aspetti che mi riguardano in prima persona in riferimento alle dichiarazioni rese al vostro giornale da Daniele Sandonà in data odierna nel servizio titolato «Decesso all'albergo cittadino, c'è una denuncia. Ma la Cosep replica». Vorrei far presente che mai il sottoscritto ha minacciato di morte chicchessia. Le affermazioni del presidente della Cosep Sandonà sono assolutamente false e destituite di ogni fondamento.
Pertanto approfitto di questo spazio per pretendere da Sandonà le dovute scuse e una dichiarazione scritta che ristabilisca la veridicità dei fatti. In caso contrario mi riservo di tutelarmi nelle sedi più opportune.
Detto questo io non nego in una circostanza di avere avuto un duro alterco con relativo scontro fisico con uno degli ospiti, che ha poi avuto la peggio, ma la cosa è stata il risultato di una serie di comportamenti scorretti nei miei confronti tanto che l'ospite stesso oltre a non avere sporto denuncia nei miei confronti si è pure scusato: ed oggi andiamo d'accordo.
In relazione alle segnalazioni inviate da altri e dal sottoscritto a comune, prefettura e altri soggetti, vorrei semplicemente rammentare una cosa. Tali segnalazioni sono state fatte in primis verbalmente agli operatori e personalmente anche al direttore dell'albergo cittadino Francesco Pilli; nonché ai vertici dell'assessorato al sociale. Poiché non ci sono state fornite risposte degne di questo nome si è passati alle segnalazioni scritte. Speriamo ora di avere un riscontro concreto, anche alla luce dei recenti cambi al vertice dell'amministrazione comunale. Contestualmente si spera di potere interloquire con il nuovo assessore agli affari sociali Isabella Sala.
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