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Lavoratori Transporter Prix, D'Angelo: accordo sì e no. Ma è scandalo cooperative

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Mercoledi 5 Giugno 2013 alle 23:19 | 0 commenti

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È nota, tristemente, la vicenda dei 32 operai, di cui 4 italiani, che lavorano alla logistica (facchinaggio, ndr) del magazzino centrale dei discount Prix a Grisignano e che lamentano, oltre al ritardo nei pagamenti da parte della cooperativa veronese, nata da poco e che fa riferimento al consorzio La Sorgente, anche una serie, dicono, di inadempienze contrattuali che li hanno portati a uno sciopero che ha bloccato le consegne del fresco ai vari supermercati della famiglia Fosser (nella foto operai della Transporter in sciopero davanti al magazzino Prix a Grisignano: D'angelo è il secondo da sx).

Dopo lo sciopero, di cui solo VicenzaPiu.com e VicenzaPiù hanno dato notizia ed esaminato cause e implicazioni nel silenzio anche delle cooperative interessate, prima la proprietà di Prix, che dovrebbe chiedersi fino a che punto si può puntare ad abbassare i costi delle lavorazioni esterne senza porsi il problema di chi, i lavoratori, paga quell'abbassamento, poi la cooperativa hanno ricevuto la rappresentanza dei lavoratori che in numero crescente, lasciando la Uiltrasporti, si sono affidati alla Filt Cgil. 
E il suo responsabile per il settore, Massimo D 'Angelo, che più volte ha lamentato con noi la "morbidezza" di certi sindacati nei confronti di fenomeni ricorrenti di sfruttamento  dei lavoratori da parte di cooperative che tali sono solo di nome, ieri, martedì, con i rappresentanti eletti dei lavoratori ha raggiunto un qualche accordo anche se precisa subito che «non è un accordo, è un verbale, ancora non sottoscritto dalla Transporter. Noi abbiamo fatto una richiesta di incontro come Filt Cgil, insieme ai delegati ci siamo incontrati ieri  presso la sede di Verona in via Fermi della Sorgente, il consorzio presso il quale ha sede anche la cooperativa Transporter. Lì abbiamo manifestato tutte le problematiche che sono quelle, le dico in maniera semplificativa, dello straordinario del sabato, che non veniva pagato con la quota contrattuale del 50% in più del salario orario ordinario, e poi degli straordinari oltre la trentanovesima ora che non si riusciva a capire con quale modalità venivano gestiti. Abbiamo chiarito che gli straordinari vanno pagati il 30% in più delle ore contrattuali. C'è un punto che resta un po' ... ibrido, quello della paga oraria contrattuale che loro della Transporter ancora applicano. Diciamo che non si sono adeguati al rinnovo contrattuale, agli ultimi due aumenti del rinnovo contrattuale e lì c'è una disquisizione in atto. Noi abbiamo chiesto che si adeguino. Quindi sulla paga oraria inferiore e su altre questioni come la sicurezza sul lavoro, la fornitura del vestiario antinfortunistico, l'efficientamento della struttura dei muletti, l'organizzazione del lavoro apriremo un tavolo, che noi abbiamo chiesto al più presto, entro la prossima settimana. Spero per trovare una soluzione, però diciamo che si è aperto un dialogo. Quello finale è, quindi, un verbale di incontro, non è un ancora accordo, attenzione»..

C'era anche l'altro sindacato o solo la Filt Cgil?

No, non c'era l'altro sindacato perché la richiesta era stata atta dalla Filt Cgil. Noi non vogliamo tavoli separati, nel senso che se ci sono altre organizzazioni sindacali che si vogliono sedere al tavolo ben vengano, poi deve essere in qualche modo la Sorgente o chi per lei ad aprire i tavoli unitari. Noi siamo andati avanti con le richieste perché a situazione era diventata insostenibile, abbiamo eletto i nostri delegati, abbiamo chiesto il tavolo e ci siamo seduti. Ecco l'impegno loro, della cooperativa interessata, lo abbiamo scritto nel verbale, ma scritto noi attenzione, discusso il verbale non è stato sottoscritto né firmato dalla Transporter. Loro hanno detto che pagheranno gli straordinari con 50% in più, che controlleranno le ore di straordinario e pagheranno tutto il pregresso dall'atto dell'assunzione. Quindi questo impegno c'è.

Il verbale è stato firmato dalla cooperativa o solo solo da voi?

Il verbale non è stato sottoscritto, non hanno voluto firmare nessun verbale d'incontro cosa che si fa, invece, normalmente dopo gli incontri. Comunque noi abbiamo fatto un comunicato ai lavoratori, lo abbiamo inviato con tutto ciò che è stato detto e con tutti gli impegni, sia pure solo verbali, che hanno preso

Ma perché non viene firmato il verbale? È prassi firmarlo o è prassi non firmarlo?

La prassi, quando si fa un incontro, è stilare si un verbale e normalmente si firma tra le parti sociali, tra le parti sedute a quel tavolo, parte  sindacale e parte datoriale anche perché un verbale, ciò che viene scritto resta, gli impegni sono quelli quindi non sono parole ma sono anche scritti che restano, che ci servono anche per andare a rimembrare nel momento in cui magari li andiamo a ripescare per vedere. Abbiamo scritto tutto quello che abbiamo discusso, c'erano i tre delegati nostri quindi l'impegno c'è stato. Loro con la busta paga di giugno pagheranno tutto il pregresso delle ore straordinarie non retribuite nella giusta modalità e così faranno per quelle dei giorni di sabato lavorati. Apriremo il tavolo la prossima settimana e lì il punto fondamentale che resta è la questione della paga oraria. Il contratto che si applica è quello delle merci e della logistica, il cui rinnovo risale a più di un anno fa. Loro praticamente non hanno adeguato la paga salariale all'ultimo aumento.

Chi c'era per la Transporter?

Per la Transporter c'era la responsabile delle relazioni sindacali, Rosalia Campareri, che era assistita da un consulente del lavoro

Dei lavoratori una buona parte fa parte della Cgil o sono rimasti con la Uil?

Da noi sono passati una buona parte di soci cooperatori, si sono iscritti e quindi noi ora abbiamo la rappresentatività, abbiamo le deleghe, abbiamo insomma un bel po' di iscritti. Abbiamo eletto i nostri delegati quindi non potevano fare a meno di convocarci.


Ma se alla Transporter un contatto almeno c'è stato, Massimo D'Angelo lancia un grido d'allarme: «sarebbe ora che voi di VicenzaPiù e noi non rimanessimo soli a denunciare certe situazioni, lo scriva pure. Perché noi stiamo subendo delle attività antisindacali forti. Noi ad esempio siamo entrati l'altro giorno a fare un'assemblea in Saint Gobain a Lonigo che è una delle sedi di una multinazionale notissima. L'abbiamo fatta con i soci cooperatori dell'Eurocoop fuori dall'orario di lavoro e a loro è, subito, arrivata una lettera di contestazione per essere entrati nei locali della Saint Gobain ... non autorizzati. Saint Gobain è una multinazionale ... Però siamo entrati col sindacato, lì ci sono più cooperative, noi abbiamo fatto un'assemblea con Eurocoop. Si sa bene come pagano lì, noi non riusciamo a venirne fuori, bisogna parlarne!»
 
Di cooperative e di collusione con lo sfruttamento. Noi lo stiamo facendo da tempo denunciando il sistema delle cooperative, anomale a dir poco (c'è ancora ad esempio la Mirror in Comune a Vicenza? E nel nuovo tribunale anche?), e certe troppo diffuse connivenze di sindacalisti, anche ai vertici confederali locali (che strada hanno preso i bonifici a dirigenti Uil estorti ad aziende sulla pelle dei lavoratori?).
Sono sindacalisti veri quelli come D'Angelo o quelli che, nel migliore dei casi, difendono solo i propri privilegi dando ragione al collega de L'Espresso Stefano Livadiotti che nel suo famoso "L'altra casta" già nel 2008 scriveva così: «la sola Cgil ha un giro d'affari valutato in un miliardo di euro. I delegati delle tre centrali sindacali sono 700.000, sei volte più dei carabinieri. I loro permessi equivalgono a un milione di giornate lavorative al mese. E costano al sistema-paese un miliardo e 854 milioni di euro l'anno.»

Leggi tutti gli articoli su: Masimo D'Angelo, Prix, Transporter, La sorgente

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