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Si parla di sostenibilità, spunta l'inceneritore, Rader: studio epidemiologico in corso

Di Alessandro Pagano Dritto Mercoledi 29 Maggio 2013 alle 08:48 | 0 commenti

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Dalla teoria della sostenibilità e della decrescita alla pratica dell'inceneritore. Rader annuncia: «Studio epidemiologico in corso, a giugno convocazione» 

Si è svolto all'ex lanificio Conte di Schio, nella tarda serata di martedì 28 maggio 2013, l'incontro Sviluppo sostenibile, decrescita, stili di vita, si può fare? Sul palco l'assessore all'ambiente Daniela Rader, Ferruccio Nilia del Movimento per la Decrescita e il Presidente locale di Legambiente Daniele Romare.

Questi ha sostituito all'ultimo minuto il Presidente di Legambiente Veneto Luigi Lazzaro, trattenuto nel Veronese dall'automobile andata in panne (nella foto da sx il presidente di Legambiente Daniele Romare, Ferruccio Nilla del Movimento per la Decrescita e l'assessore all'Ambiente del comune di Schio Daniela Rader).
Nilia ha parlato della decrescita, citando Latouche e altri autori che dagli anni '90 a oggi hanno costituito la base teorica dell'argomento e ha indicato nei «distretti di economia solidale» una possibile strada per i le persone: comunità territoriali, economiche e sociali aperte e non autarchiche, autonome, in cui si riscoprono pratiche di divisione comune dei beni.
Ma, come uno dei pochi giovani presenti nel pubblico, Tommaso, ha rilevato, il problema non è la teoria, bensì la pratica.
E un esempio di dibattito pratico, del confronto auspicato dall'assessore Rader nel suo intervento di apertura, si è svolto a più riprese tra l'assessore stesso e rappresentanti del gruppo Alto Vicentino Ricicla (AVR), presenti tra il pubblico. A intervenire, Laura Rossi e Lanfranco Santacaterina. «Raddoppiamo l'inceneritore e facciamo serate sulla decrescita dove parliamo di cattivo esempio dei cittadini?», domanda la prima riferendosi a un'espressione usata nel corso del dibattito dall'assessore. Naturalmente il senso è che se si raddoppia l'inceneritore è perché si aumentano i rifiuti, che non è proprio quello che si intende per sostenibilità e decrescita. Non ci si deve poi stupire se serate come questa hanno un uditorio assai scarso, rileva poi Santacaterina: «Ormai siamo noi che dibattiamo tra di noi, ci sentiamo presi in giro da tutti i comuni che hanno votato l'ingrandimento dell'inceneritore».
L'assessore Rader ha risposto sottolineando che l'inceneritore c'è e non si può togliere da un giorno all'altro: «Il percorso da fare - spiega - è ridurre i rifiuti che produciamo», ma non è una cosa che può essere considerata solo a livello comunale scledense, deve essere considerata a livello maggiore, di area altovicentina. È vero, aggiunge, riciclo e riuso dei materiali sono risposte possibili, ma anche qui non può essere Schio da sola ad affrontare la questione, perché i costi sarebbero troppo elevati: ancora una volta c'è bisogno di considerare una geografia più ampia. Purtroppo, anche se Schio ha avuto un miglioramento nella riduzione dei rifiuti, questo non vale per tutti i comuni.
A margine della conferenza Vicenza Più ha chiesto alle due parti in causa di chiarire le loro posizioni. L'AVR ha sottolineato che bisogna trovare alternative all'inceneritore come la riduzione del rifiuto prodotto e una maggiore spinta alla raccolta differenziata, e non ritengono si possa parlare di sostenibilità appoggiando poi l'inceneritore. «Noi come AVR abbiamo chiesto che prima del raddoppio della linea 1 si facesse uno studio epidemiologico».
L'assessore Daniela Rader ribatte che il comune sta avviando accordi con produttori e grandi distributori - catene di supermercati - perché vengano prodotti meno rifiuti, e campagne di informazione perché i cittadini ne siano a conoscenza. Bisogna poi sperare che i cittadini stessi si comportino nel modo giusto e siano sensibili alle questioni.
«Dello studio epidemiologico - annuncia poi Rader - se ne sta occupando l'Osservatorio dei rifiuti di Alto Vicentino Ambiente (AVA) e a giugno è prevista una convocazione sul tema», quindi i risultati dovrebbero essere resi pubblici.


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