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Dalla Scandinavia al Sud America, passando per New York: torna in grande stile il jazz al Bar Borsa sotto la Basilica

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 18 Settembre 2014 alle 11:09 | 0 commenti

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Bar Borsa - Torna il jazz al Bar Borsa di Piazza dei Signori e lo fa davvero in grande stile: la programmazione, che avrà inizio giovedì 9 ottobre, porterà sotto la Basilica Palladiana personaggi quali l’astro nascente del sax James Brandon Lewis o emergenti della chitarra di New York come Rotem Sivan, un nome storico della tastiera, Steve Kuhn, quindi sodalizi più che affermati, da Gianluca Petrella con Giovanni Guidi (in trio col batterista Gerald Cleaver), Toninho Horta con Ronnie Cuber, Michele Polga con Fabrizio Bosso, sino agli scandinavi “Atomic” del trombettista svedese Magnus Broo, ma lasciando spazio anche al nuovo jazz veneto del gruppo “XY Quartet”.

Prima con questa tranche, fino a tutto novembre, poi riprendendo a febbraio-marzo, per concludere in bellezza dall’8 al 16 maggio con la XX edizione del festival Vicenza Jazz, il Borsa riapre con un calendario di concerti tutti a ingresso gratuito e sempre di giovedì, presentando da subito otto serate di alto livello, secondo un percorso anche geografico ad ampio raggio, dai protagonisti del jazz internazionale alle figure di spicco della scena italiana.

Dunque, dopo i fortunati concerti dello scorsa stagione e le intense serate di maggio, il Bar Borsa alzerà il sipario giovedì 9 ottobre con gli Atomic. Per tre quinti svedesi e due norvegesi, questo quintetto si ispira tanto al mainstream statunitense quanto all’avanguardia europea. Il sound, che amalgama melodie più tradizionali a passaggi esplosivi, s’impone con forza: un po’ il rovescio della medaglia della musica scandinava, spesso identificata con la pacatezza di un più calmo lirismo. La sezione ritmica, dal carattere febbrile, si intreccia alle polifonie spavalde tra sax e tromba, mediate dal pianoforte.
Il giovedì seguente 16 ottobre si ascolterà il quintetto del sassofonista Michele Polga, tra i migliori solisti italiani della sua generazione, affiancato da Fabrizio Bosso, trombettista di fama e popolarità, molto caro al pubblico vicentino; con loro ci saranno Luca Mannutza al piano, Luca Bulgarelli al basso e Nicola Angelucci batteria. Il 23 ottobre altri due nomi noti della scena jazz italiana: Gianluca Petrella al trombone e Giovanni Guidi al piano. Il loro progetto in duo “Soupstar”, qui con la partecipazione di un batterista straordinario come Gerald Cleaver, racchiude il cuore di una collaborazione ormai più che consolidata. Cresciuti entrambi, seppur con dinamiche diverse, sotto la guida di un musicista illuminato e talent scout riconosciuto qual è Enrico Rava, dopo l’uscita del primo disco in duo, l’omonimo “SoupStar” (in anteprima, nel settembre  2013, per la rivista Musica Jazz),  registreranno proprio a fine ottobre, per la prestigiosa ECM, il loro secondo album.
Come si suol dire, direttamente da New York a Vicenza, giovedì 30 ottobre il trio di una vera e propria rising star: il sassofonista americano James Brandon Lewis. Classe 1983, protagonista in questo settembre della copertina di Musica Jazz, propone un jazz molto “libero”, percorso da un tema mistico, espressione delle sue radici religiose. Fondendo il sacro spirito del gospel con l’orgogliosa natura del free jazz, Brandon Lewis, che ha studiato con maestri del jazz come Charlie Haden, Joshua Redman e Matthew Shipp, da Buffalo si è trasferito solo un paio di anni fa nella Grande Mela, dove ha suonato con personaggi di primissimo piano: Charles Gayle, Ed Shuller, Kirk Knuffke, Jason Hwang, Ken Filiano, Cooper Moore, Darius Jones, Eri Yamamoto, Federico Ughi, Kenny Wessel. Attualmente dirige il suo trio con Max Johnson al basso e Dominic Fragman alla batteria.

La serie di concerti live al Borsa proseguirà poi il primo giovedì di Novembre con il Rotem Sivan Trio. Rotem Sivan, giovane chitarrista emergente di New York, ma con origini israeliane, è diventato una presenza costante nei jazz club newyorkesi. Nel 2009 ha vinto il Montreux Jazz Festival Award, raccogliendo in poco tempo copertine e recensioni sui maggiori magazine del settore grazie anche al suo album di debutto “Enchanted Sun”. Sa coniugare fluidità, tocco sapiente, conoscenza armonica e grande senso della melodia. Ad accompagnarlo in questo tour italiano il bassista statunitense Marc Abrams e il batterista austriaco Klemens Marktl.
Giovedì 13 novembre sarà la volta di uno dei grandi maestri del piano jazz internazionale tutt’ora in attività: Steve Kuhn. Pianista dal background incredibile (Kenny Dorham, Stan Getz, Art Farmer, Oliver Nelson, senza dire di una pur breve presenza nel quartetto del leggendario John Coltrane), ha formato, nel corso della sua prestigiosa carriera, numerosi propri trii con svariati musicisti, tra cui Steve Swallow, Chuck Israels, Ron Carter, Bob Moses, Jack DeJohnette e Al Foster. Dotato di un tocco  evocativo, senz'altro uno dei tratti distintivi della sua espressività, Kuhn è un musicista di grande classe e lignaggio, in possesso di una capacità innata di creare idee melodiche, scultoreamente indelebili. Questo tour italiano vede Kuhn con un duo ritmico poco meno che eccezionale: il contrabbassista Buster Williams e il fidato batterista Billy Drummond.
La programmazione del Borsa, da sempre attenta al jazz di matrice veneta, continuerà la settimana successiva - giovedì 20 novembre - con l’XY Quartet. E’ un progetto nato nel 2011 a Nordest, tra Veneto e Friuli, dall’incontro di due identità artistiche complementari, quelle del sassofonista Nicola Fazzini e del bassista Alessandro Fedrigo che creano, con il vibrafonista Saverio Tasca e il batterista Luca Colussi, una musica scritta, originale e innovativa, provvista di profonda coerenza e omogeneità. Lo scorso maggio è uscito il nuovo omonimo album “XY”, un lavoro che è stato presentato con una performance dal vivo a Radio 3.
Concerto dopo concerto, si giungerà così a giovedì 27 novembre, serata in cui saranno protagonisti i ritmi sudamericani. A fare da portabandiere della musica brasiliana sarà un duo di elevatissima caratura artistica: Ronnie Cuber e Toninho Horta, sassofonista navigato il primo, mix di talento e felicità caraibica il secondo. Toninho Horta, chitarrista e compositore brasiliano originario di Minhas Gerais, è uno dei musicisti brasiliani più conosciuti ed apprezzati. Virtuoso del proprio strumento, ha collaborato con grandi maestri della musica brasiliana e jazz, solo per citarne alcuni: Milton Nascimento, Elis Regina, Caetano Veloso, Pat Metheny, George Duke, Sergio Mendes, Manhattan Transfer e Kenny Barron.Ronnie Cuber, sassofonista baritono e tenore, ha attraversato nella sua carriera di jazzista un ampio spettro di generi per arrivare sino alla musica latina al pop, al rock e al blues e, sempre, lavorando al fianco di  leader riconosciuti come Eddie Palmieri, B. B. King, Paul Simon e Eric Clapton. Negli anni Settanta ha preso parte al disco Zappa in New York ed è stato un componente stabile del nonetto di Lee Konitz dal 1977 al 1979, ma un po’ tutta la sua carriera si è sempre sviluppata accanto ai grandi del jazz.
Tutti i concerti, a ingresso gratuito, avranno inizio alle ore 22. Per tutte le informazioni dettagliate e per la prenotazione: www.barborsa.com, la pagina facebook Bar Borsa- Basilica Palladiana, [email protected], 0444 544583.

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