Dal Canto dei record zittisce i suoi ex tifosi e rilancia: ora sblocchiamoci al Menti
Sabato 9 Marzo 2013 alle 18:51 | 0 commenti
S'è preso la più grande delle rivincite. Ed alla fine perfino la sua corazza diplomatica ha ceduto. Alessandro Dal Canto, vincitore nel suo vecchio Euganeo, non ha resistito alla tentazione e mentre fischi ed urla offensive ("asino, asino vai via") lo accompagnavano l'allenatore biancorosso s'è portato il dito all'altezza del naso ed ha zittito i tifosi patavini. Un gesto che ha infuocato gli animi, ma messo in pace quello del grande ex.
"Io sono orgoglioso di essere vicentino e soprattutto non mi va di ingoiare ciò che non mi merito". Insomma, nessun pentimento per Dal Canto, che proprio nella sua ex casa ha stabilito un grande record: vincere la quarta partita consecutiva in trasferta. En plein da brividi che fa pensare che forse sarebbe meglio giocare sempre fuori: "In casa abbiamo troppa apprensione - riconosce Dal Canto - ma ormai è un fattore inconscio e non dipende affatto dai tifosi. Al contrario, nelle ultime due partite con Sassuolo e Bari il pubblico è stato meraviglioso, non ha smesso mai di sostenerci. Quest'assillo riusciremo a togliercelo". Magari contro la Ternana che sabato farà visita al Vicenza per un'altra sfida fondamentale in ottica salvezza. Dal Canto ne approfitta pure per togliersi qualche sassolino dalla scarpa dopo il ko interno col Bari: "Troppo scetticismo s'era creato. Noi non abbiamo il tempo di piangerci addosso o di fare calcoli. Abbiamo un solo compito: pedalare ed ottenere il massimo possibile". Sulla partita considerazioni giuste: "Nel primo tempo abbiamo fatto molto bene e potevamo anche raddoppiare in un paio di circostanze. Al Padova abbiamo concesso davvero poco. Nella ripresa, invece, abbiamo sofferto tanto, ma non per demeriti nostri quanto piuttosto per la pressione forte esercitata dai padroni di casa. Un po' ci è andata anche bene, ma diciamo che abbiamo recuperato ciò che meritavamo contro il Bari".
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