Da 28 anni "La scuola va a teatro" approda a Valdagno
Lunedi 23 Marzo 2015 alle 10:08 | 0 commenti
Comune di Valdagno - Sono ben 28 le edizioni della nota iniziativa "La scuola va a teatro", promossa dal Comune di Valdagno - Assessorato alle Politiche Culturali, in collaborazione con La Piccionaia di Vicenza, già partner della rassegna teatrale Finisterre.
La manifestazione si rivolge da sempre agli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado della città , ma da quest'anno l'invito a prender parte agli spettacoli è stato allargato anche agli istituti comprensivi della valle dell'Agno per un'offerta che ha coinvolto oltre 2.000 ragazzi e ragazze.
Gli spettacoli, in programma all'interno del Cinema Teatro Super di Valdagno, hanno preso il via lo scorso 10 marzo in compagnia proprio della compagnia La Piccionaia, che ha portato in scena "Il gigante soffiasogni". Il 12 marzo gli Eccentrici Dadarò si son esibiti nel loro "Per la strada", mentre domani, 24 marzo, sarà il turno della Fondazione Sipario Toscana con "Io femmina e tu?".
Un ring colorato, guantoni, sgabelli e asciugamani. È questa la scenografia che fa da contorno ad un comico vademecum sugli stereotipi di genere.
Sul ring una coppia si allena e confronta l'essere uomo e l'essere donna, in uno scambio continuo di ruoli e di corpi che scherzano, si travestono e condividono i ricordi dell'infanzia cercando di liberare i desideri di quando erano bambini.
L'allenamento fisico diventa allenamento alla vita e soprattutto allenamento a capire quanto l'essere differenti sia ricchezza e fonte di relazioni rispettose e prive di sopruso. Alla fine i protagonisti dello spettacolo capiranno di essere Laura e Federico in quanto tali e non perché appartenenti all'uno o all'altro sesso.
Non è meglio essere maschi o femmine: l'importante è essere quello che si è.
Ironia e poesia sono i mezzi con i quali "Io femmina, e tu?" si immerge, senza protezione, nel mondo degli stereotipi legati al genere e all'identità femminile e maschile. Non c'è un migliore e un peggiore, un "più qualcosa" o "meno qualcos'altro". I condizionamenti di genere esistono fin dalla tenera età e spesso finiscono con l'educare ai modelli imposti piuttosto che alla libertà di espressione del sé.
Lo spettacolo vuole, in modo benevolo, lanciare una sfida: ai grandi e ai piccoli. Quella di montare su un ring non per vincere, ma per imparare ad affrontarsi e confrontarsi attraverso un gioco di continue scoperte e stupori.
La rassegna si concluderà il 15 e 16 aprile in compagnia della Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani e il loro "Il Giro del mondo", uno spettacolo liberamente tratto dal romanzo di Jules Verne riconosciuto con la Menzione della Giuria al festival Giocateatro Torino 2014. Sarà un'avventura, un viaggio in Paesi lontani e terre misteriose, tra insidie e trabocchetti nei quali i due protagonisti, Phileas Fogg e il fido Passepartout, cercheranno di districarsi.
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