CoVePA e SPV: stop dalle banche, ma Zaia forza la mano e apre lotti per finanziare l'opera
Lunedi 21 Aprile 2014 alle 23:27 | 0 commenti
Riceviamo dal Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa - CoVePA, a firma di Matilde Cortese, Elvio Gatto e del portavoce Massimo Follesa, e pubblichiamo la seguente denuncia su quelal ceh sarebbe una forzatura per trovare fondi, per giunta pubblici, per proseguire un'opera, la SPV, per la quale le banche hanno chiuso i rubinetti dei finanziamenti. Di seguito il comunicato e alcuni documenti inviati dal CoVePA.
Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa - In merito al comunicato stampa di Zaia relativo alle aperture di lotti funzionali nella SPV, cioè di tratti parziali dell'autostrada tra Montecchio e Spresiano, ricordiamo che questa è una violazione del documento con cui il Ministero delle Infrastrutture tramite il CIPE nel 2006 ha approvato il progetto preliminare e in particolare il progetto di finanza.
Tutti i politici veneti e tutti i sindaci hanno sempre negato quest'eventualità come disastrosa. Tale evenienza ora invece è ineludibile perché scritta nel contratto di concessione.
Il fatto che i giornali abbiano pubblicato il comunicato della Presidenza in modo acritico e senza verifica delle dichiarazioni di Zaia dimostra che SPV si poggia e continua a reggere solo grazie alla disinformazione e all'asimmetria con cui conduciamo il confronto contro questo progetto fuori dalle regole dell'economia, della democrazia e del rispetto della Costituzione. E' impossibile trovare differenze tra i vari articoli che da l'8 aprile parlano di SPV senza ricordare i nodi ancora irrisolti come la chiusura dei finanziamenti bancari, a cui nessun giornalista che ha riportato quel comunicato fa il minimo accenno.
Sono confermate le previsioni del CoVePA: invece di completare l'iter dei finanziamenti con gli istituti bancari, si chiuderà un primo cantiere come il tratto bassanese tra Brenta e Astico. Collegando la Valsugana con l'A31, SPV inizierà ad incassare qualcosa per tirare a campare e poter continuare le opere, ma solo e soltanto con i fondi pubblici.
Zaia ha finalmente chiarito che aprirà la Salerno-Reggio Calabria del nordest, non è dato sapere se l'abbia anche capito. Mancano i fondi privati e secondo noi anche quelli pubblici, visto che la Regione Veneto non salda le fatture di SPV come risulta dagli atti dell'Ing. Fasiol dello scorso autunno pubblicati solo ora nel BUR del 28/01/2014 (n. 9 del 12 settembre 2013, n. 13 del 29 novembre 2013). Quante altre cessioni di credito ci sono? Oltre a Unicredit e SACE FCT S.p.A a quanti altri istituti ha accettato di cedere il credito l'ing. Fasiol? Ciò che egli ha concesso è un fatto che dimostra le forti carenze economiche, il tirare a campare in attesa di altri finanziamenti sempre pubblici.
Il presidente, l'assessore, il commissario e l'ingegnere fingono di non sapere che aprire un casello per la Regione Veneto e i suoi cittadini vuol dire iniziare a pagare il canone anticipato da 30 mln di € all'anno come scritto nel Contratto di Concessione siglato nel 2009 e nell'Atto Aggiuntivo l'art. 15 e i suoi commi modificati.
Si veda il link quiÂ
CoVePA
Matilde Cortese
Elvio Gatto
Massimo Follesa portavoce
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