Corte dei conti e società partecipate, Toniolo: abbiamo anticipato le giuste osservazioni
Venerdi 21 Febbraio 2014 alle 18:14 | 0 commenti
Costantino Toniolo, NCD - "Il lavoro che abbiamo avviato in Regione per quanto riguarda le società partecipate regionali va nella direzione indicata dalla Corte dei Conti del Veneto all'inaugurazione del 150esimo anno giudiziario". Lo afferma il presidente della Commissione bilancio e attività istituzionali in Consiglio regionale del Veneto Costantino Toniolo, dopo aver appreso gli interventi del procuratore Carmine Scarano e del presidente Angelo Buscema.Â
"Con la legge 39 del 2013 abbiamo evidentemente dato un impulso per contenere le spese e rendere più efficienti le partecipate regionali, introducendo i principi di semplificazione, trasparenza e meritocrazia", spiega Toniolo.
"Siamo soddisfatti per aver già avviato l'iter delle nuove norme in materia di società partecipate regionali", conclude Toniolo, "e per aver saputo cogliere, prevedendole in anticipo, le indicazioni della magistratura contabile in materia".
"Due settimane fa il governo ha dato l'ok definitivo alla legge regionale 39/2013", continua Toniolo, "ed in quella occasione ho chiesto alla giunta di applicarla al più presto e di non temporeggiare".
Dall'inizio della legislatura il presidente Toniolo si è battuto per la nuova legge sulle Ater che elimina i Consigli di amministrazione delle Aziende territoriali per l'edilizia residenziale tagliando le spese di un milione di euro all'anno per tutta la Regione. Toniolo è anche il presentatore della legge che fa chiudere quattro società regionali di fatto improduttive, ovvero con bilanci in rosso o con patrimoni sottoutilizzati (Ferrovie Venete Srl, Immobiliare Marco Polo Srl, Società Veneziana Edilizia Canalgrande Srl, Terme di Recoaro Spa). "E' meglio che la regione agisca direttamente, con le regole dell'ente pubblico dove può", spiega Toniolo, "e dove non può si lasci tutto al mercato con regole precise e certe!"
"Anche nella PA le parole d'ordine devono essere meritocrazia, trasparenza e mercato!", sottolinea Toniolo, "e ora siamo all'avanguardia nel nostro Paese, non c'è dubbio!".
Torniamo alla legge 39 approvata a fine anno 2013.
"L'impostazione di questa nuova norma è innovativa e profondamente liberale", spiega Toniolo, "perché parte dal presupposto che se la Regione intende produrre beni, servizi, lavori o opere ha due scelte: o lo fa tramite la propria organizzazione attualmente esistente, oppure li acquisisce sul mercato mediante procedure a evidenza pubblica".Â
"Se invece il ricorso alle partecipate rimane l'unica via possibile", sottolinea il Presidente Toniolo, "allora la Regione è tenuta a fare una seria analisi economica sull'efficacia e sul risparmio del conferimento". Per le società partecipate che supereranno questo esame preliminare di 'funzione', Toniolo propone ulteriori limiti ed obblighi di trasparenza, controllo, contenimento dei compensi e delle retribuzioni.Â
"Le società partecipate dovranno pubblicare nel loro sito web i bilanci e le spese per incarichi e consulenze. A tutt'oggi - puntualizza Toniolo - ancora buona parte dei siti istituzionali delle società non contiene questi dati, spesso sconosciuti anche al Consiglio che ha funzione legislativa e di controllo".Â
Il Consiglio regionale dovrà riappropriarsi del proprio ruolo di controllo, esaminando ogni sei mesi il rapporto di monitoraggio delle partecipate, integrato dalle delibere amministrative interne. Il trattamento del personale delle società partecipate dovrà essere uniformato a quello della Regione: "Anche qui il principio è chiaro", ribadisce Toniolo, "se si conferiscono funzioni a un soggetto esterno all'insegna dell'efficacia e del risparmio la forza-lavoro non può costare di più".Â
La norma propone di fissare un tetto massimo di 80 mila euro per i compensi ai componenti degli organi di amministrazione (25 mila euro il massimo previsto per revisori e organi di controllo) e metodi di selezione del personale più trasparenti e aperti a tutti (art. 7).Â
Al prossimo rinnovo dei Cda delle società a partecipazione diretta della Regione, verranno tagliate complessivamente circa 50 cariche retribuite (art. 6).
I risparmi derivanti dal riordino delle società partecipate saranno destinati al capitolo dedicato allo "Sviluppo del sistema produttivo e delle piccole medie imprese" del bilancio pluriennale 2013-2015. Grazie ad un emendamento acquisito in sede di commissione parte dei risparmi andranno anche al capitolo del sociale (art. 13).
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.