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Conversazioni 2017, al teatro Olimpico va in scena Medea dal 13 al 15 ottobre

Di Comunicati Stampa Martedi 10 Ottobre 2017 alle 11:43 | 0 commenti

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A conclusione di Conversazioni 2017 andrà in scena dal 13 al 15 ottobre al Teatro Olimpico di Vicenza Medea, dalle tragedie di Euripide e Seneca con la regia di Walter Pagliaro, nell'interpretazione di Micaela Esdra. Nella produzione del Teatro dei Due Mari, arricchita dalle installazioni sceniche di Michele Ciacciofera e dalle musiche di Germano Mazzocchetti, Pagliaro sottolinea l'attualità della figura di Medea, esule barbara in un mondo straniero che brutalmente la rifiuta.

Sabato 14 alle 17.00 nell'Odeo del Teatro Olimpico, l'ultimo appuntamento di Conversazioni OFF: Medea, una tragedia continua, un dialogo a quattro voci tra Filippo Amoroso, Caterina Barone, Walter Pagliaro e Michele Ciacciofera che prende le mosse proprio dallo spettacolo in scena all'Olimpico.

Fra i temi della Medea di Euripide, rappresentata per la prima volta nel 431 a.C. ad Atene, la proposta del Teatro dei Due Mari, fondata sulla sistemazione drammaturgica del testo da parte di Filippo Amoroso e affidata alla magistrale sapienza registica di Walter Pagliaro, verte sulla condizione di barbara, straniera, irrimediabilmente diversa di Medea nell'interpretazione di Micaela Esdra.

Questa nuova versione della tragedia supera così le rivisitazioni di Grillparzer, Lenormand, Jahnn, Alvaro e Pasolini per essere rapportata all'attualità del XXI secolo, anche grazie alle installazioni sceniche ideate dall'artista Michele Ciacciofera. Come per il mito di Edipo, anche la storia di Medea, infatti, segna un paradigma della cultura occidentale, su cui ogni tempo ha riflettuto interpretando a suo modo l'antico racconto della donna di un paese lontano, esperta nei sapèri della natura e della magia, che per vendetta verso l'uomo che l'ha tradita e abbandonata, dopo aver avuto da lei amore assoluto e aiuto senza scrupoli, uccide i suoi stessi figli.

Senza tralasciare gli aspetti passionali, esaltati da Corneille e dai romantici, le affermazioni di femminilità in contrasto col mondo maschile, i riflessi giuridico-sociali dei comportamenti di Medea, anche in rapporto alle sue prerogative di magia e stregoneria e le altre tematiche sviluppate teatralmente nel corso dei secoli, la nuova messa in scena è incentrata su una problematica che Medea tratta in Euripide con lucida razionalità di sapiente: l'accoglienza degli stranieri. Medea, barbara, vive sulla sua pelle questa condizione e sa che chi è cittadino straniero "si deve uniformare alla città", ma, sapiente come è, non approva, dall'altro canto, "chi essendo della città, con atteggiamenti arroganti, si rende odioso". Definisce così regole di comportamento la cui attualità strugge oggi milioni di uomini, migranti e cittadini delle nazioni che devono garantire accoglienza umanitaria e il riconoscimento di asilo politico - tema centrale dell'episodio di Egeo nella Medea di Euripide e principale problema di Creonte nella Medea di Seneca.

Walter Pagliaro, regista teatrale, inizia la sua lunga e importante carriera come assistente di Giorgio Strehler, dopo il diploma in regia all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica di Roma sotto la guida di Orazio Costa e Luca Ronconi e la laurea in Architettura all'Università di Firenze, con una tesi sperimentale sullo spazio illusorio. In seguito, è per anni tra i registi di punta del Piccolo Teatro di Milano, dove, grazie alle sue raffinate messinscene, si afferma come uno dei più sofisticati e originali artisti del teatro italiano. A partire dal 1978, anno in cui inizia la sua carriera autonoma di regista, ha realizzato oltre cento messinscene tra teatro e opera lirica, tra cui L'illusion comique di Corneille; Il principe di Homburg di Heinrich von Kleist; Filottete, Antigone, Elettra di Sofocle; Vestire gli ignudi di Luigi Pirandello; Il malinteso di Albert Camus; Antonio e Cleopatra, Timone d'Atene di William Shakespeare; Turandot di Carlo Gozzi; Aspettando Godot di Samuel Beckett e poi la Norma per il Teatro Massimo Bellini di Catania, Battaglia di Legnano al Teatro di San Carlo di Napoli, Il crepuscolo degli dei al Teatro Verdi di Trieste e il ciclo dell'Anello del Nibelungo al Petruzzelli di Bari. Ha diretto messinscene anche al Teatro Stabile di Genova, Teatro greco di Siracusa, Teatro Stabile di Torino, Teatro Stabile dell'Umbria.

Micaela Esdra, nata a Roma nel 1952, è un'attrice e doppiatrice italiana, attiva dagli anni sessanta in teatro, cinema e televisione. Attrice di formazione teatrale specializzata nel repertorio classico, ha ricevuto nel 1995 il Premio Flaiano come miglior interprete femminile. Cresciuta alla scuola di Rina Morelli, è stata diretta in carriera da grandi registi come Giorgio Strehler, ne Il campiello di Carlo Goldoni, e Luchino Visconti, per un'edizione de Il giardino dei ciliegi di Anton Cechov. Ha recitato con Antonio Calenda, ne La Celestina di Fernando de Rojas e nell'Aiace di Sofocle, e con Luca Ronconi in Tre sorelle, ancora di Cechov. Massimo Castri l'ha diretta ne Il piccolo Eyolf di Henrik Ibsen, mentre Guido De Monticelli è stato suo regista in Elettra di Sofocle. Fra i lavori teatrali da lei interpretati figurano inoltre Antigone di Sofocle, Medea di Seneca, Alcesti di Euripide, Stella, commedia per amanti di Goethe, Pentesilea di Heinrich von Kleist (ispirato all'omonima figura mitologica), Piccola commedia e Contessina Mizzi di Arthur Schnitzler, Casa di bambola di Ibsen, Vestire gli ignudi di Luigi Pirandello e Fedra di Jean Racine. Molti di questi lavori sono stati realizzati dall'associazione culturale intitolata a Gianni Santuccio, fondata dalla stessa attrice nel 1995 insieme ai colleghi Walter Pagliaro, Paola Mannoni e Roberto Herlitzka. Svolge un'intensa attività di doppiatrice cinematografica e negli anni ha dato voce ad alcune delle attrici più importanti e popolari a livello internazionale.

Michele Ciacciofera nasce a Nuoro nel 1969 e si trasferisce sin dall'infanzia a Palermo. Parallelamente agli studi in scienze politiche, sociologia ed antropologia, frequenta nella città natale lo studio di Giovanni Antonio Sulas, artista e architetto sardo. Attualmente vive e lavora a Parigi. Sin dall'inizio dell'attività, si dedica allo studio del rapporto tra l'uomo contemporaneo e la natura, esplorando tematiche come la memoria archetipale, le relazioni sociali e l'universo dei sentimenti esaminati anche sotto il profilo antropologico. La sua opera si confronta con temi prima esistenziali poi più segnatamente politici e sociali, attraverso un linguaggio visivo complesso dalla forte valenza simbolica. Alla fine degli anni ‘90, dopo frequenti periodi trascorsi in Marocco, prendendo spunto dalla lettura del saggio "Massa e Potere" di Elias Canetti, avvia una ricerca sul dinamismo delle masse (folle), che diventa anche pretesto per approdare a nuovi cromatismi. Le tematiche del suo impegno più recente riguardano l'indifferenza secondo la concezione gramsciana ed il ruolo dell'arte di oggi; le convergenze culturali contemporanee nel Mediterraneo legate all'attualità del fenomeno migratorio; la rivisitazione della natura e dell'archeologia sotto il prisma della memoria collettiva in rapporto alle forme archetipiche. Attualmente espone alla 57. Biennale d'Arte di Venezia Viva Arte Viva ed è presente con un'installazione sonora a Documenta 2017 di Kassel/Atene.

Germano Mazzocchetti, fisarmonicista e compositore, grazie al regista teatrale Antonio Calenda, si avvicina al mondo della composizione di musiche per il teatro. Nel corso degli anni, collabora con molti tra i più importanti registi teatrali italiani. Autore di numerose commedie musicali, ha scritto l'operina di teatro musicale La ballata dell'amore disonesto, testo e regia di Augusto Fornari. Compone anche colonne sonore per il cinema e la televisione. Parallelamente prosegue negli anni l'attività di compositore ed esecutore nel campo del jazz e della musica etnico-popolare mediterranea con il Germano Mazzocchetti Ensemble.

Il 70° Ciclo di Spettacoli Classici, in programma dal 14 settembre al 15 ottobre 2017, è promosso dal Comune di Vicenza - Assessorato alla crescita, in collaborazione con la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, e curato da Franco Laera con Adriana Vianello e Virginia Forlani. È sostenuto da Fondazione Cassa di Risparmio di Verona Vicenza Belluno e Ancona e da AIM Vicenza.

PREVENDITA BIGLIETTI
Biglietteria del Teatro Comunale di Vicenza (per giorni e orari di apertura consultare il sito www.tcvi.it)
Biglietteria del Teatro Olimpico (un'ora prima degli spettacoli)
online nel sito classiciolimpicovicenza.it
sull'App del TCVI
in tutte le filiali della Banca Popolare di Vicenza
informazioni: tel. 0444 327393 - [email protected]

 


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