Contraffazione di prodotti, Donazzan: tolleranza zero, convocherò un tavolo di lavoro
Lunedi 4 Marzo 2013 alle 15:57 | 0 commenti
Regione Veneto - Tolleranza zero della Regione Veneto, nella persona dell'Assessore regionale all'istruzione lavoro e formazione professionale Elena Donazzan, verso la concorrenza sleale e la contraffazione dei prodotti perpetrata dalle aziende cinesi nei confronti di quelle padovane, in particolare del Centro Grossisti di Padova sito in zona industriale, il più grande del Veneto, con la presenza di 50 aziende che danno lavoro a più di 600 persone.
"Non siete soli, la Regione è con voi in prima linea" ha detto stamani l'Assessore stessa durante la visita al Centro Grossisti, accompagnata dal Presidente di Ascom Padova Fernando Zilio e da numerosi operatori. L'esponente della Giunta veneta ha annunciato la convocazione di un Tavolo regionale contro la concorrenza sleale e la contraffazione che riunirà tutti gli interlocutori necessari: dagli assessorati regionali alla sanità e al lavoro, all'Inps, dall'Inail all'Ispettorato del Lavoro alla Guardia di Finanza per avviare nei confronti dei cinesi tutti i controlli doverosi e necessari: dalla regolarità dei contratti di lavoro alle osservanze sanitarie, dalla sicurezza alla tassazione al rispetto rigoroso delle normative e delle prescrizioni di legge. "Faremo richieste mirate perché i controlli siano a tappeto su tutta l'imprenditoria cinese. Sono con voi in questa battaglia, perché come assessore al lavoro la mia prima preoccupazione, come quella di tutti i veneti, è il lavoro - ha sottolineato Donazzan - e la nostra prima alleanza deve essere per il lavoro che va difeso dagli attacchi sleali e illegali come quelli portati qui a Padova dal Centro Ingrosso Cina". L'Assessore ha sottolineato inoltre che da parte dei consumatori veneti e italiani "va fatta una scelta etica, di consapevolezza e responsabilità sul ‘buon consumo' per non aiutare una concorrenza sleale che sta uccidendo i posti di lavoro della nostra gente". "Quando si fanno acquisti vanno comperati i prodotti veneti e italiani perché ciò significa privilegiare le aziende venete e tutelare i posti di lavoro che ci sono in quelle aziende. "E' un messaggio forte che propongo anche nella scuole come assessore all'istruzione - ha fatto presente Donazzan -; chiedo ai ragazzi di interrogarsi da dove provengono le magliette o le scarpe che indossano e sollecito la loro riflessione sul fare una scelta etica, avere magari una maglietta in meno ma che sia italiana perché così contribuiscono a difendere un posto di lavoro italiano e/o veneto".
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