Conservazione barene laguna di Venezia, Bettin: al via progetto europeo
Lunedi 2 Settembre 2013 alle 16:51 | 0 commenti
Comune di Venezia  - "L'Unione Europea, selezionando il nostro progetto, ha attestato che siamo sulla strada giusta: la cura dell'ecosistema della laguna richiede l'impiego di tecniche intelligenti e leggere, e passa attraverso la partecipazione e la condivisione della comunità locale": così l'assessore comunale all'Ambiente Gianfranco Bettin commenta l'avvio del progetto LIFE Vimine, acronimo di Venice Integrated Management of Intertidal Environments (Gestione integrata delle barene della laguna di Venezia).
 Le azioni previste avranno una durata di circa 4 anni e interesseranno le barene della Laguna Nord, tra Burano e il Dese. Complessivamente il progetto comporta un investimento di circa 2 milioni di euro, di cui il 70 % (€ 1.400.000) da cofinanziamento UE.
"Dopo troppi interventi ‘pesanti' e discutibili, questa sperimentazione ci riporta a una logica più leggera e reversibile, in linea con le prescrizioni originarie della Legge speciale e con la stessa tradizione secolare, anzi millenaria, della civiltà lagunare", sottolinea l'assessore Bettin".
Il progetto riguarda infatti la sperimentazione su piccola scala, in vista di una successiva applicazione a tutta la laguna, di tecniche di ingegneria naturalistica per la difesa delle barene dall'erosione, secondo un approccio integrato che punta a gestire insieme processi naturali e fattori umani, nel contesto delle dinamiche socio-economiche che interessano la laguna. L'idea guida è che le barene hanno bisogno di controlli e manutenzione ordinari, diffusi, continuativi e a limitato impatto, che risultano economicamente sostenibili solo tramite la partecipazione della comunità locale e dei portatori di interesse, che avranno un ruolo chiave nel progetto.
Il coordinamento del progetto è in capo al Laboratorio di Analisi dei Sistemi Ambientali del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell'Università di Padova. Tra i partner principali figura appunto il Comune di Venezia, che fin dall'inizio, attraverso l'Assessorato all'Ambiente, ha condiviso la filosofia e le modalità operative del progetto.
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