Conclusi gli appuntamenti di "Una domenica tira l'altra" per ragazzi e famiglie
Lunedi 11 Maggio 2015 alle 16:46 | 0 commenti
Comune di Vicenza - Si è conclusa ieri  al Parco la Favorita l'edizione 2014-2015 di “Una domenica tira l'altraâ€, calendario di appuntamenti rivolti a ragazzi e famiglie giunto alla sua 4.a edizione. La rassegna si è chiusa in bellezza con Massimo Sappia e Franca Perini dell'Associazione Culturale vicentina Calalatela e il loro spettacolo per attori e burattini “Robin del boscoâ€.
Una domenica tira l'altra ha preso il via lo scorso novembre con una proposta sviluppata in 8 appuntamenti che hanno registrato un afflusso di oltre 700 partecipanti. In particolare alcuni laboratori hanno fatto registrare il tutto esaurito già diversi giorni prima dell'appuntamento.
Il programma ha infatti proposto tre diversi spettacoli teatrali, tenutisi al Cinema Teatro Super di Valdagno, per una domenica in famiglia, tra soldatini di stagno (Stivalaccio Teatro in “Il Soldatino di Stagno†– 25 gennaio), cavalieri della tavolo rotonda (Il Gruppo del Lelio in “Excalibur†- 16 novembre) e la clownerie della Nuova Barberia Carloni (Teatro Necessario in “Nuova Barberia Carloni†- 8 marzo). Con 4 laboratori creativi I tanti giovani partecipanti si sono sbizzarriti tra tessere e mosaici (Elisa Simoni in “Una tessera... dopo l'altra†- 23 novembre), osservazioni di minerali, rocce e insetti (Gruppo Pleiadi in “Micromondo†- 22 febbraio), esperimenti di fotografia (Luigi De Frenza in “Aguzza la vista, l'occhio e la foto†- 22 marzo) e racconti con il legno (La Voce delle Cose in “Falegnameria Pinocchio†- 19 aprile).
«Ancora una volta – ha spiegato l'assessore alle politiche culturali del Comune di Valdagno, Michele Vencato – abbiamo registrato un tutto esaurito ai diversi appuntamenti proposti. Di certo le attività rivolte ai più giovani si confermano apprezzate dal pubblico di ragazzi e famiglie, a conferma della qualità dell'offerta. Si chiude quindi un calendario autunno-inverno, ma è già in preparazione quello per l'estate dove non mancheranno le iniziaitive dedicate, come ormai da tradizione.»
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