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Concerto a Nove con il classicismo di Boccherini, Hydn e Mozart

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 10 Settembre 2014 alle 11:07 | 0 commenti

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Operaestate - Giovedì 11 settembre alle ore 21.00 l'accogliente Piazza De Fabris di Nove ospiterà in concerto l'Orchestra di Padova e del Veneto, protagonista di un programma che alterna Boccherini, Hydn e Mozart con la direzione di Antonio Segafreddo. L'appuntamento, promosso dalla Città di Nove tra le iniziative collaterali alla Festa della Ceramica, è inserito anche nel  ricco cartellone di Operaestate 2014, il festival realizzato dalla Città di Bassano del Grappa con la Regione del Veneto, in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e le aziende del Club Amici del Festival. 

A chiusura del programma musicale del festival dunque verrà eseguito un brillante concerto dell’Orchestra di Padova e del Veneto, tutto dedicato al più vivace classicismo musicale. A partire dalla Sinfonia n.4 di Boccherini, nota come “La casa del diavolo” perché fa ironicamente il verso alla musica ”infernale” di Gluck. 

Inserita nel gruppo delle Sei Sinfonie dell’Opera 12 di Boccherini, la numero 4 è la più conosciuta ed eseguita. Si caratterizza per la particolare intensità espressiva del finale, che reca il titolo “Chaconne qui représente l’Enfer et qui a l’été faite à l’imitation de M. Gluck dans le Festin de pierre”. 

E' un pastiche della Danza degli spettri e delle furie composta da Gluck per il balletto “Don Giovanni o Il convitato di pietra”, e riutilizzata anche nell’Orfeo ed Euridice. La “Casa del diavolo” si articola in tre movimenti, con il tema ricorrente del violoncello presente nel primo e nel terzo, da cui prende nome la sinfonia per il frenetico susseguirsi di scale con lugubri pizzicati degli archi. 

Scintillante virtuosismo è richiesto invece al violoncello solista, l’ottimo Riccardo Giovine, nel Concerto in do maggiore di Haydn. Composto tra il 1761 e il 1765 è, fra le opere giovanili, quella più impegnativa. L'impostazione della partitura, che rispecchia ancora la concezione tardo barocca del solista in dialogo con archi e fiati, è ricca di inventiva, grazia, spirito, serenità, vivacità. 

Proprio dall’esempio di Haydn, scaturiscono infine le Sinfonie viennesi di Mozart, tra cui la K 200 che chiude il programma di Nove. Una composizione dall’ampia concezione architettonica, attraversata da un profumo viennese, da un gusto italiano, da una grazia adolescente (Mozart aveva 17 anni) che non ritroveremo più nelle opere della maturità.

Questa la struttura di una serata che ha tutte le carte in regola per intrigare i tanti appassionati della “buona” musica classica: un programma brioso e articolato, una delle orchestre più quotate sulla scena regionale come l'OPV Orchestra di Padova e del Veneto, un direttore attento e puntuale come Antonio Segafreddo e un solista di grande capacità come il violoncellista Riccardo Giovine.

In caso di maltempo lo spettacolo verrà trasferito nella Sala Parrocchiale di Piazza De Fabris. Ingresso euro 7 (intero) e 5 (ridotto). Per informazioni www.operaestate.it

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