Comune Venezia censisce dipendenti iscritti ad associazioni, Bitonci: metodi da Stasi
Martedi 20 Agosto 2013 alle 17:31 | 0 commenti
On. Massimo Bitonci, Presidente gruppo Lega Nord e Autonomie  - "Il democratico Orsoni utilizza metodi da Stasi. Ha imposto ai dipendenti comunali, dai dirigenti fino all'ultimo degli uscieri, di dichiarare se suonano in un gruppo musicale, magari gratuitamente alla sagra di paese, se hanno pubblicato un libro di poesie, se sono iscritti ad un'associazione o a un circolo.
La comunicazione è giunta ai dipendenti anzitutto attraverso il sistema intranet Altana del Comune. In seguito, il 25 luglio 2013, è stata diffusa una circolare dal Direttore generale del Comune, indirizzata a direttori, dirigenti, dipendenti e collaboratori, relativa agli adempimenti del "nuovo codice di comportamento dei dipendenti degli enti pubblici", come da decreto del Presidente della Repubblica n.62 del 16 aprile 2013. Un decreto di per sé liberticida, che Orsoni vuole applicare alla lettera. Con la scusa di controllare le entrate dei dipendenti, combattere l'evasione fiscale e difendere l'onorabilità delle istituzioni, si inonda il cittadino di burocrazia, con rischi gravi di messa a repentaglio della libertà d'espressione. Perché per continuare a suonare, scrivere poesie o essere iscritti all'associazione Tizio Caio bisogna chiedere il permesso, dire che lavoro fa il marito e presentare la dichiarazione dei redditi degli ultimi cinque anni".
Lo dichiara Massimo Bitonci, presidente dei senatori della Lega Nord, venuto in contatto con alcuni dipendenti comunali, che presenterà un'interrogazione parlamentare al Ministro Alfano sulla questione.
"Una dipendente di cui abbiamo raccolto la testimonianza ci ha raccontato di fare parte di un gruppo musicale come hobby, quindi di aver preparato la richiesta di autorizzazione per il Comune, così come specificato, cioè via posta ordinaria, in carta semplice, alla faccia dell'innovazione e del controllo dei costi. Dopo qualche giorno avrebbe ricevuto un questionario intitolato "attività ispettiva" con richiesti dati di composizione nucleo familiare, attività lavorative prestate a qualsiasi titolo a favore di terzi, lavoro autonomo, appartenenza come socio o amministratore a qualche ente, attività commerciali o industriali o autonome esercitate da familiari conviventi, titoli di studio o iscrizioni ad albi, eventuale partite Iva, fotocopia carta di identità copia delle dichiarazioni fiscali. Il tutto dal 2008 al 2013. Porterò questo caso all'attenzione del Ministro Alfano: i metodi da Stasi del sindaco di Venezia devono essere spazzati via da un'ondata di buon senso e di libertà . E lo stesso DPR va abolito, il muro di Berlino è caduto da un pezzo".
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