Quotidiano | Categorie: Politica

Commissariamento Province, Federazione della Sinistra Veneta insorge

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 8 Gennaio 2014 alle 17:09 | 1 commenti

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Pietrangelo Pettenò, consigliere regionale Federazione della Sinistra Veneta - Nella legge di stabilità approvata nei giorni scorsi è stato inserito un comma che prevede il commissariamento delle amministrazioni provinciali che scadranno o cesseranno anticipatamente in una data compresa tra il 1° gennaio e il 30 giugno 2014.

Questa norma, in Veneto, riguarderà le province di Rovigo, Padova e Verona oltre a Venezia che diverrà Città Metropolitana. A queste vanno aggiungersi le Province di Belluno e Vicenza che sono commissariate da anni.

L’intenzione del Governo, è noto, è quella di declassare le Province a organi di secondo grado e renderli non elettivi, scatole vuote i cui rappresentanti sono designati dai consigli comunali compresi nelle varie circoscrizioni territoriali provinciali: i precedenti tentativi in questa direzione sono stati tuttavia bloccati dalla Consulta in quanto totalmente in contrasto con la Costituzione.

Ciò nonostante il Governo e la maggioranza che lo sostiene perseguono nel loro disegno e non permettono ai cittadini di esercitare il diritto costituzionale al voto per eleggere gli organi delle Province: si tratta di una scelta di una gravità assoluta che sospende un diritto fondamentale dei cittadini e che condanna gli enti provinciali a vivere in una situazione di incertezza e i lavoratori a un futuro con mille ombre dovuto alla progressiva riduzione delle risorse che portano alla contrazione dei servizi fondamentali quali scuole, strade e così via.

Sono di questi giorni poi le denunce degli amministratori locali bellunesi circa la poca attenzione di commissario e prefetto riguardo il black-out di Santo Stefano e la chiusura di alcune strade che hanno paralizzato il traffico e isolato interi centri per giorni: un ente provinciale funzionante e con risorse avrebbe con ogni probabilità potuto dare un contributo concreto per risolvere queste situazioni in modo celere.

Allo stesso modo molteplici sono le denunce che arrivano dalle altre realtà provinciali che non riescono più a fare fronte alle emergenze territoriali, dalla gestione dei servizi per l'impiego, alla manutenzione degli edifici scolastici alla gestione dell'ambiente.

La norma contenuta nella legge di stabilità è quindi un provvedimento autoritario e dettato puramente da esigenze propagandistiche e mediatiche.

Ecco perché chiediamo al presidente Zaia di ricorrere come Regione Veneto contro la norma della legge di stabilità concernente il commissariamento delle Province in scadenza, facendo pressione anche sulle altre Regioni affinché sia restituito il diritto di voto ai cittadini delle Province finora commissariate e assicurandolo a quelle che andranno al voto la prossima primavera.


Commenti

Inviato Mercoledi 8 Gennaio 2014 alle 19:42

sono assolutamente d'accordo .
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