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Giorgio Langella, segretario regionale Veneto del Partito dei Comunisti Italiani - Oggi, alla Camera 397 deputati di Pd, Pdl, Scelta Civica, Lega, Fratelli d'Italia, Centro democratico e minoranze linguistiche hanno votato a favore del ddl che istituisce il Comitato parlamentare dei quaranta (formato da 20 deputati e 20 senatori scelti dalle commissioni affari costituzionali) che metteranno a punto la piattaforma di modifiche della Costituzione, lasciando al parlamento un ruolo marginale di ratifica di quanto deciso.

Questo si accompagna alla modifica dell'articolo 138 della Costituzione che stabilisce le regole per la modifica della Carta. Secondo quanto approvato oggi modificare la Costituzione sarebbe più facile, più veloce e dipenderebbe dal volere (o dai capricci) di uno sparuto gruppo di personaggi nominati da chi ha la maggioranza. Una situazione che ha nulla a che fare con la democrazia.

È imbarazzante che anche il PD abbia votato questa porcheria. Chiediamo ai deputati del PD che hanno partecipato a quello che è uno stravolgimento  della Costituzione: perché lo avete fatto? Vi siete resi conto di quello che avete approvato? Con quale faccia potrete parlare di difesa della Costituzione quando avete votato qualcosa che ne facilita lo smantellamento? Cosa vi differenzia da quella destra che non ha mai accettato i principi e i valori contenuti nella legge fondamentale dello Stato? Lo vogliamo chiedere, in particolare, ai deputati veneti che si dicono democratici. Diteci come avete votato e spiegateci perché lo avete fatto. Con quale diritto, con quale fine, seguendo quali direttive.

Lo sfregio fatto oggi alla Costituzione nata dalla Resistenza è di una gravità inaudita. Chiediamo a tutte le forze politiche e sociali che ancora credono nella Costituzione, a tutti i cittadini onesti di indignarsi e promuovere iniziative in difesa della legge fondamentale dello Stato. Uniamoci. Non è  più possibile accettare l'arroganza di un'oligarchia che vuole consegnare la nostra democrazia nelle mani di un manipolo di personaggi, impropriamente definiti “saggi”, che avranno il potere di cancellare la nostra Costituzione.