"Clown in libertà": tra luglio e agosto spettacoli dal vivo di Circovagando a Martellago
Mercoledi 17 Luglio 2013 alle 15:58 | 0 commenti
Arteven, lo spettacolo nelle città   - Il 19 luglio appuntamento in Piazza Giotto di Maerne per partecipare all’insolito concerto interrotto da divagazioni comiche o spettacolo di clownerie con musica intitolato CLOWN IN LIBERTÀ e presentato da TEATRO NECESSARIO. Clown in libertà è un momento di euforia, ricreazione e ritualità catartica per tre buffi, simpatici e ‘talentuosi’ clown che paiono colti da un’eccitazione infantile all’idea di avere una scena ed un pubblico a loro completa disposizione.Â
Senza un racconto enunciato e senza alcuno scambio di battute, narra, dunque, il pomeriggio un po’ anomalo di tre clown che vogliono allestire uno spettacolo per divertire, stupire ed infine conquistare, abbracciare, baciare il pubblico di passanti. Cercando con ogni mezzo di sorprenderlo. CIRCOVAGANDO a Martellago l’8 agosto si sposta all’Anfiteatro di Olmo dove La Piccionaia – I Carrara Teatro Stabile di Innovazione presenta DUE ALLEGRI VAGABONDI ovvero Stupore fame e fantasia ai tempi della Grande Crisi. In giro non si vede nessuno. Non ci sono più le auto, le vetrine, i ristoranti, ma nemmeno gli orti, le fabbriche e le Chiese. I soldi sono foglietti di carta e il vento li solleva sul palcoscenico come foglie secche di un boulevard parigino. La radio non urla brutte notizie ma solo belle canzoni. Oggi possiamo solo aspettare, davanti alla casa, un lavoro, un amico, una bella notizia. Ma la casa non c’è... e se la costruiamo in scena assomiglia alla casa scombussolata di Buster Keaton. In questa Europa smarrita a volte arriva la tristezza e allora si balla con la stessa leggerezza dei balletti di Stanlio e Olio. Una fumatina di sigaro e viene voglia di vendere o comprare, vendere e comprare, follemente, istericamente come i brokers di Londra fino ad ubriacarsi. Addormentarsi su un cuscino di dolci ricordi in compagnia di Fidel, un cagnolino di gomma, e Rosa Luxemburg, una papera di peluche e sognare telefonini che squillano per inutili offerte commerciali. Svegliarsi pieni di fame e trovare sempre aperta la cucina dei sogni: rifugio dei palati più delicati dell’alta società belga e francese dove il piatto forte è lo scarpone bollito di Charlot. Le parole in questa pièce ormai non ingannano più nessuno: teorie economiche e slogan politici sono solo musica, pretesto per ricordare e ridere... La stupidità dei Due Allegri Vagabondi è una forma di filosofia del vivere (la leggerezza ci salverà !), innocenza del clown che ammira stupito e affamato il Big Crash, la Grande Crisi. Quella di Charlot e di Stanlio e Olio nell’America del ’29 come quella dell’Europa dei nostri giorni.
Per maggiori informazioni, aggiornamenti e approfondimenti consultare i siti:
www.arteven.it – www.culturavenezia.it
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