Class action ammissibile contro i somministratori pubblici di acqua inquinata
Domenica 22 Settembre 2013 alle 12:53 | 0 commenti
Associazione Europa Cultura AEC Europa - L'Eurosportello AEC per la Tutela del Cittadino (www.aeceuropa.eu ) è lieto di condividere la soddisfazione dell'avvocato Claudio Belli, presidente dei Giusconsumeristi italiani e nostro punto di riferimento per l'azione collettiva a tutela dei cittadini colpiti dalla vendita di latte contaminato da dosi eccessive di Aflatossine.
Class action e inquinamento idrico per la prima volta in Italia dichiarata ammissibile dal tribunale di Roma azione di classe contro i somministratori pubblici di acqua inquinata
Importante ordinanza emessa dal Tribunale di Roma a favore dei consumatori che riconosce il diritto alla collettività dei cittadini di promuovere azioni contro Enti e somministratori di servizi pubblici. Il Collegio del Tribunale di Roma, con due ordinanze gemelle, depositate il 2 maggio 2013, ha dichiarato ammissibile la class action promossa da alcuni cittadini molisani (e sostenuta da Italia dei Valori, Federconsumatori, Arco Consumatori e Lega Consumatori) nei confronti dei Comuni di Petacciato e Montenero di Bisaccia. L'azione, patrocinata dagli avvocati Claudio Belli (Presidente nazionale dell'associazione AGIT - Avvocati Giusconsumeristi Italiani), Domenico De Angelis e Carla Biello, era stata avviata a seguito di fenomeni di grave inquinamento da trialometani (agente altamente cancerogeno) presenti nell'acqua potabile dell'area molisana tra il 2010 ed il 2011. Con le suddette ordinanze Il Tribunale di Roma, per la prima volta in Italia, ha ritenuto fondata la domanda di condanna alle restituzioni per tutti gli utenti del servizio non avendo potuto costoro fruire del servizio idrico per i mesi di dicembre 2010 e gennaio 2011 ed ha disposto, inoltre:
1. che devono ritenersi inclusi nella classe e possano aderire all'azione tutti i soggetti titolari di un contratto di somministrazione idrica con i Comuni di Montenero di Bisaccia e Petacciato nel periodo 28.12.2010/3.1.2011;
2. la pubblicazione del provvedimento, a cura e spese delle parti proponenti su "Il Messaggero", "Corriere della Sera" e "La Repubblica";
3. la fissazione di un termine per il deposito degli atti di adesione presso la cancelleria del Tribunale;
4. la trasmissione delle ordinanze al Ministero dello Sviluppo Economico per le ulteriori forme di pubblicità di competenza.
"Si tratta di una pronuncia di grande rilevanza collettiva i cui principi, in caso di esito positivo del giudizio, potranno essere estesi a tanti casi e situazioni analoghe su tutto il territorio nazionale" - ha affermato Claudio Belli, presidente nazionale AGIT e patrocinatore della controversia - "Le ordinanze del Tribunale di Roma aprono degli spazi di tutela inediti per tanti cittadini che, senza lo strumento della class action, hanno dovuto subire passivamente, in questi anni, fenomeni di inquinamento e pagare egualmente il canone idrico. In ogni caso va rilevato - ha sottolineato Claudio Belli - che, al di là del valore economico della controversia, la forza di questo tipo di azioni è la valenza deterrente che esse assumono in funzione di tutela degli interessi e della salute della generalità dei cittadini".
Per informazioni: AGIT Segreteria generale [email protected] - Fonte: AGIT - www.giusconsumeristi.it
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