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Cittadini per un mondo nuovo, tre incontri nel Vicentino per la Giornata Internazionale del Volontariato

Di Piero Casentini Lunedi 5 Dicembre 2016 alle 22:00 | 0 commenti

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Lunedì sera, 5 dicembre, nell'aula magna dell'istituto tecnico industriale statale Silvio De Pretto di Schio, si è tenuto il primo appuntamento di Cittadini per un mondo nuovo, un evento inedito che si tiene anche a Vicenza e a Bassano martedì 6 dicembre, con l'obbiettivo di promuovere i valori di accoglienza, giustizia, pace, diritti umani, dialogo e legalità tra le persone. In occasione della Giornata internazionale del Volontariato, celebrata appunto il 5 dicembre, il Centro di Servizio per il Volontariato della Provincia di Vicenza, in collaborazione con l'Ufficio scolastico territoriale del Vicentino e l'associazione Cittadini per Costituzione, hanno organizzato una serata dedicata alla figura di Pino Puglisi, sacerdote assassinato dalla mafia nel 1993 nel quartiere palermitano di Brancaccio. 

A raccontare l'attività del sacerdote, già docente e reso beato dalla Chiesa cattolica nel 2013, è stato Maurizio Artale, presidente del Centro di Accoglienza Padre Nostro fondato da Puglisi. Presenti Valter Orsi, sindaco di Schio, e Marco Gianesini, presidente di Volontariato in Rete. Grazie alla partecipazione di numerosi studenti, di professori, di operatori nella galassia del volontariato e di privati cittadini, la serata è riuscita nell'intento di divulgare il valore dell'impegno civile come mezzo per aprirsi agli altri nel segno del rispetto e della dignità umana. "Se vogliamo cambiare la società, dobbiamo cambiare noi stessi e il luogo dove ci troviamo" ha detto Franco Venturella, presidente dell'associazione Cittadini per Costituzione, coordinatore dell'evento. "Il volontariato" ha detto Gianesini, "nasce da persone che invece di chiudersi in casa, a fronte di problemi di vario genere, si sono aperti agli altri. Nel Vicentino ci sono associazioni di tutti i tipi alle quali noi dobbiamo attenzione". Orsi ha ricordato le emozioni provate durante il periodo delle stragi di Capaci e via d'Amelio, per poi lodare l'impegno dei volontari che "si rimboccano le maniche. Se non ci fossero la nostra sarebbe una società asfittica" ha concluso il sindaco. Artale ha descritto il processo di identificazione che le vite esemplari, come quella di Puglisi, stimolano nelle persone, una sorta di fascinazione in grado di attivare comportamenti virtuosi fuori dalla solitudine. La capacità oratoria di Artale è riuscita a coinvolgere anche i più giovani presenti in sala, raccontando aneddoti sulla mafia che hanno toccato personaggi tristemente noti, come Gaspare Spatuzza che di Brancaccio fu capo mandamento prima di essere implicato nelle stragi del 1992. "Padre Puglisi fece un'indagine sociale nella sua comunità, perché non voleva entrare in contatto solo con i fedeli", ha detto Artale, "aveva un sogno, ma stava con i piedi a terra, per questo dava fastidio". La serata si è conclusa con la premiazione del concorso Racconta le Azioni Solidali, giunto alla sesta edizione.


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