Quotidiano | Categorie: Internet

Cervelli "made in Vicenza"

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Domenica 6 Aprile 2014 alle 15:16 | 0 commenti

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Da VicenzaPiù n. 269 in distribuzione - L’articolo in questa pagina, una delle tante novità in via di introduzione a partire dal n. 269 di VicenzaPiù, il primo del nono anno di vita della nostra impresa giornalistica nata il 25 febbraio 2006,  inaugura una galleria mensile di  “cervelli vicentini all'estero”, accanto magari, lo speriamo fortemente, a una di nostri giovani intelligenze utilizzate in Italia, gallerie per le quali attendiamo anche segnalazioni dei diretti interessati e dei nostri lettori, che siano insegnanti, datori di lavoro, mamme, papà, parenti, amici  dei nostri geni in erba … va bene tutto prima del nostro screening. 

Non è un caso, poi, se la rubrica parte con Massimiliano Muscas come autore visto che lui stesso, vicentino classe 1985, si è  laureato a Padova in Scienze e Tecnologie della Natura e ha già maturato esperienze da borsista oltre che in vari settori scientifici e para scientifici. Alla ricerca … di un futuro.

La pioggia si propaga via Facebook

(m.m.) Per aggiungere qualche dettaglio più specifico sulla ricerca di Lorenzo Coviello, oltre a quanto scritto accanto e oltre alla press release divulgativa della UCSD Jacobs School of Engineering,  l’ho sentito direttamente avvantaggiato dal fatto di averci giocato insieme a pallavolo. Pochi o tanti anni fa? Ecco la descrizione “divulgativa” fatta da chi ha concesso a noi un’intervista … esclusiva dopo averlo fatto con Sky, WSJ, Huffington Post.

«A mio avviso, la cosa interessante dello studio è che ho utilizzato una variabile esterna a Facebook (la pioggia) per misurare l'effetto causale (non casuale...) delle trasmissione di emozioni su Facebook. Il punto è che, se osservo un miglioramento emotivo mio e dei miei amici su Facebook, come posso dire che c'è stato contagio di umore? Potrebbero esserci altre spiegazioni: io e miei amici siamo simili ("omofilia"), oppure abbiamo avuto la medesima influenza esterna senza aver però interagito (per esempio, abbiamo visto lo stesso telegiornale). Per ovviare a questo problema, propongo un "esperimento naturale", che in parole semplice consiste in questo: misurare come la pioggia influenza il mio umore, e successivamente misurare come il cambiamento indotto in me dalla pioggia influenza l'umore dei miei amici (e considero solo gli amici che vivono lontani, per ridurre la correlazione tra la mia pioggia e la loro pioggia). Il punto è che, anche se l'effetto della pioggia sul singolo utente è piccolo, la quantità di dati consente di ottenere stime robuste».

 


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