Quotidiano | Categorie: Sanità

Cento panifici vicentini riducono la quantità di sale nel pane

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 5 Febbraio 2014 alle 14:37 | 0 commenti

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Confartigianato Vicenza - Sono già un centinaio i panifici vicentini che hanno accolto l'invito della Consulta Panificatori di Confartigianato Vicenza, guidata dal presidente provinciale di categoria Ruggero Garlani, a far propria la proposta delle quattro Ulss della provincia (n. 3 Bassano, n. 4 Alto Vicentino, n. 5 Arzignano, n. 6 Vicenza) di realizzare un progetto legato alla campagna del Ministero della Salute denominata "Guadagnare salute" (www.guadagnaresalute.it), prima esperienza a livello veneto.

In pratica, i panificatori aderenti al progetto si impegnano a ridurre la percentuale di sale usata nell'impasto dal 2% al l'1,7%, distribuendo nel loro punto vendita anche materiale informativo dedicato ai clienti in cui si spiega il perché di questa importante campagna a favore della salute.
Data l'importanza dell'iniziativa, i responsabili del Settore Igiene Alimenti delle quattro Ulss della provincia hanno inoltre preso parte a incontri di presentazione e spiegazione del progetto cui hanno partecipato i panificatori che, avendo già sperimentato la piccola riduzione di sale nel loro pane, hanno portato la loro esperienza a conoscenza dei colleghi.
Numerosi studi scientifici evidenziano, infatti, che una piccolissima riduzione della quantità di sale nel pane è del tutto impercettibile al palato ma, tenuto conto che influisce su un alimento di uso quotidiano, contribuisce a contenere il rischio di ipertensione arteriosa, una delle maggiori cause di infarto e ictus.
In Italia il consumo medio di sale pro capite è di circa 10-15 grammi giornalieri, cioè due/tre volte superiore a quanto raccomandato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. La riduzione progressiva di tale condimento ha un effetto positivo sull'organismo: riduce la pressione arteriosa e migliora la funzionalità del cuore e dell'apparato circolatorio.
Per questo il Ministero della Salute appoggia iniziative sul territorio che abbiano l'obbiettivo di coinvolgere anche i fornai su questo importante obbiettivo.
"Ancora una volta i panificatori scelgono di valorizzare il loro lavoro e di stare dalla parte del consumatore offrendo prodotti sani e di qualità - commenta Sabrina Gasparini, imprenditrice e componente della Consulta Panificatori -. A questa iniziativa si affianca, infatti, un altro bel traguardo raggiunto grazie all'impegno della categoria: la proposta di legge della Giunta regionale che detta ‘Disposizioni in materia di produzione e vendita di pane' che si spera sia presto approvata dal Consiglio Regionale. Si tratta di una norma con cui si fa chiarezza, distinguendo i panifici che producono il pane con metodo tradizionale - dall'impasto alla cottura completa e alla commercializzazione - e i punti vendita che invece portano solo a completamento la cottura".
Il progetto di legge prevede che sia la Regione ad avere il compito di stabilire le caratteristiche che dovranno rispettare i panifici e quegli esercizi che si potranno fregiare della denominazione di "Forno di Qualità", in base alle modalità di produzione e vendita dei prodotti artigianali tipici e tradizionali. Inoltre sarà realizzato il registro delle specialità da forno del Veneto.
"Confartigianato rappresenta il 73% dei panifici vicentini, che dal 2009 hanno registrato una crescita del 7,7% mentre il totale delle aziende in provincia calava del 5,4% - spiega il direttore generale, Pietro De Lotto-. A questi numeri si aggiungono quelli sull'export: nei primi nove mesi del 2013 si è registrata una crescita del 3,4% delle esportazioni manifatturiere di Vicenza, contro una media regionale dell'1,9%, trainata dai settori a maggiore concentrazione di micro e piccole imprese, che crescono del 4,7%. Tra questi, appunto, le dinamiche maggiori si registrano per i prodotti alimentari (+11,0%). A fare la differenza è la qualità: tanto delle materie prime che della lavorazione, risultato di secoli di storia e cultura. E il pane, in questo senso, ne è il miglior esempio. Confartigianato Vicenza da tempo ha investito in un progetto di sistema che vede i panifici tra i protagonisti, basti pensare a La Vicentina o a GustArti, iniziative che vanno nell'ottica della valorizzazione dei prodotti artigianali locali con un occhio di riguardo anche per il turismo".
"Questa nuova iniziativa dei panificatori deve ora essere portata anche sulle tavole dei ristoranti ed estesa a tutto il territorio regionale coinvolgendo le altre istituzioni sanitarie se vogliamo che l'impatto sia ancora maggiore", ha commentato a sua volta Christian Malinverni, in qualità di presidente dei Ristoratori vicentini e veneti e di presidente del Sistema Alimentazione Confartigianato nazionale.

Nella foto da sinistra: Sabrina Gasparini, imprenditrice e componente della Consulta Panificatori Confartigianato Vicenza; Christian Malinverni, presidente dei Ristoratori vicentine e veneti e presidente del Sistema Alimentazione Confartigianato nazionale; Pietro De Lotto, direttore generale di Confartigianato Vicenza; e i responsabili del Servizio Igiene e Alimenti delle Ulss 3 Bassano (Antonio Stano), Ulss 4 Alto Vicentino (Edoardo Chiesa),  Ulss 5 Arzignano (Franco Rebesan).


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