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Cassola, il 20 febbraio "La Genova di Fabrizio de André"

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 19 Febbraio 2016 alle 10:31 | 0 commenti

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Centro Culturale Cre-ta
Sabato 20 febbraio alle ore 21 protagonisti a Cre-ta (il centro interamente dedicato alle attività creative inaugurato lo scorso anno nell’ex caserma ai Muli, tra Bassano e Cassola) parole e musiche di Fabrizio di Andrè. In scena da 7 validi musicisti del territorio (Gianantonio Rossi, Mario Diamante, Gianluca Geremia, Lorenzo Di Prima, Edoardo Lettera, Giulio Brotto e Mauro Alberti), solitamente impegnati in altri generi musicali e uniti per l’occasione, tutti accumunati dall’amore per il cantautore genovese a cui fanno questo tributo dal titolo LA GENOVA DI FABRIZIO DE ANDRE’ “Pe puèi baxa ancù Zena” (per poter baciare ancora Genova).

La scaletta prevede i brani in genovese di Faber, compreso l'intero album in dialetto Crêuza de mä, del 1984, un album che rappresenta una sorta di pietra miliare della musica etnica, scritto interamente in dialetto genovese e che guarda a tutto il bacino del Mediterraneo, sia dal punto di vista dei contenuti, sia nelle sonorità.
Al centro dei testi di quest'album vi sono i temi del mare e del viaggio, le passioni e le sofferenze. Con l'ausilio di strumenti antichi, tiorbe, arciliuti e chitarroni, di cui gruppo è appassionato esecutore, e della grande abilità dei musicisti, attraverso l'uso di percussioni etniche, chitarre “scordate” a mo' di bouzuki o di ud arabi, il gruppo creerà atmosfere etniche tipiche dei brani in dialetto genovese di De Andrè, tra gli odori della gloriosa Repubblica Marinara e storie di prostitute, tra vecchi pirati e timidi esattori.
Il progetto nasce dall’incontro tra il musicista e compositore bassanese Gianantonio Rossi e il cantante tortonese Mario Diamante, con l’obiettivo di divulgare la musica e la poesia del grande cantautore genovese, scomparso ormai 16 anni fa, ma le cui canzoni restano una continua scoperta travalicando mode, tendenze e il tempo.
Alla chitarre, flauti e cori Giannantonio Rossi. Diplomato a pieni voti presso il Conservatorio B. Marcello di Venezia in chitarra classica e composizione tradizionale, Gianantonio Rossi ha frequentato vari corsi di perfezionamento chitarristico tenuti da illustri docenti, tra cui i M° G. Pepicelli, A. Tallini, O. Ghiglia, L. Mondiello, F. Baldissera. Ha pubblicato varie composizioni con la casa editrice ARS PUBLICA e collabora con il “Collettivo Rituale”, gruppo musicale che prevede lo studio e la realizzazione di composizioni, della produzione musicale d’avanguardia dell’ultimo cinquantennio.
Strumenti affascinanti come tiorbe, arciliuti, chitarroni, tastiere sono a cura di Gianluca Geremia. Laureato anch’egli con il massimo dei voti e lode presso il conservatorio Benedetto Marcello di Venezia nel corso di Liuto rinascimentale. Fa parte del laboratorio giovanile Baroquip Orchestra di Treviso. Ha studiato liuto presso la SMAV (Scuola di Musica Antica di Venezia) sotto la guida del M° Massimo Lonardi.
Alla voce Mario Diamante cantante tortonese attivo da diversi anni, recentemente trasferitosi a Bassano, è da sempre un grande estimatore – e dalla sua morte in poi divulgatore – delle opere di Fabrizio De Andrè.
Lorenzo Di Prima al basso elettrico. Lorenzo ha studiato col contrabbassista e bassista Roberto Caon, e successivamente col maestro Stefano Olivato, approfondendo lo studio del basso elettrico in ambito jazz. Nel 2011 ha seguito i corsi di musica tenuti dai docenti della “New School for Jazz and Contemporary Music” di New York, organizzati da Veneto Jazz e in seguito ha partecipato ai seminari di basso elettrico tenuti a Perugia dal bassista statunitense Michael Manring.
Edoardo Lettera alla batteria e cori. Edoardo è insegnante di batteria presso l'A. C. Artesia di Rosà e la Scuola di Musica Metrotime di Dueville e Sandrigo. Dal 2005 al 2013 è stato batterista del coro gospel Voices of Joy. E’ attualmente impegnato con diversi progetti musicali Yutopia (crossover), Francesco Trento Ensemble (orchestra moderna), No Dogs in My House (cover The Strokes e British Rock) e “progetto De Andrè”.
Alle percussioni Giulio Brotto, avvicinato a questo mondo a 13 anni, quando entra a far parte della Bantù Band, un gruppo che propone musica etnica congolese. Grazie a quest'esperienza si si appassiona alle tradizioni musicali di altre nazioni e ha l'occasione di suonare su diversi palchi, anche fuori dall'Italia. Nel corso degli anni si concentra maggiormente sulle percussioni afrocubane e brasiliane, studiando con Marco Catinaccio, Ernesttico Rodriguez, Marco Bonutto e applicando gli studi in diversi gruppi.
Mauro Alberti al flauto traverso. Alberti, diplomato brillantemente in flauto nel 1991, presso il Conservatorio di Musica “A.Pedrollo” di Vicenza, sotto la guida del M° Antonio Carraro, si dedica all’insegnamento e si occupa con particolare interesse alla realizzazione di progetti musicali nelle scuole dell’infanzia e primarie, oltre che alla direzione corale. Nel 2009 è stato invitato al Festival Organistico Internazionale Città di Senigallia dove ha eseguito alcune sonate per flauto di Benedetto Marcello e di Georg Friedrich Händel, ottenendo ampi consensi di pubblico e di critica.
Ingresso ad offerta libera.


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