Caso volley, Novello cede anche il secondo round all'ex presidente
Martedi 19 Marzo 2013 alle 09:43 | 0 commenti
In queste ore si sta scrivendo un secondo capitolo del contenzioso civile che vede opposta la famiglia dell'ingegner Giovanni Coviello e la galassia che faceva riferimento all'imprenditore Mario Novello di Isola Vicentina e composta oltre che da lui da Franco Ferappi, Angelo Mapelli, Fabrizio Padrin e Piero Di Stefano, tutti titolari di note attività nel vicentino e non solo.
La vicenda è quella del passaggio di mano, avvenuto nel giugno 2009, della società del volley di serie A femminile di Vicenza tra la sua famiglia e la compagine di imprenditori locali capitana proprio dal socio di riferimento dell'omonimo gruppo di Isola con interessi anche in Repubblica Ceca. Coviello infatti accusa la controparte non solo di «aver azzerato in un anno quanto costruito in oltre quindici anni di lavoro per la pallavolo rosa di vertice e di base», ma anche di non avere onorato alcuni impegni economici assunti in concomitanza con la cessione tra cui quelli per i quali il tribunale di Vicenza si è mosso di conseguenza ordinando una ingiunzione di pagamento di 30mila euro, provvisoriamente esecutiva.
I consulenti dell'ingegner Coviello hanno appena ripassato al vaglio tutto l'incartamento nel quale spicca proprio l'ingiunzione di pagamento da 30.000 euro (più le spese accessorie) che il tribunale di Vicenza in data 18 gennaio 2013 ha emesso a carico di Novello, garante in proprio degli impegni non onorati. Si tratta di un provvedimento immediatamente esecutivo, rispetto al quale il privato ha proposto opposizione. «Dopo che l'avvocato Lucia Zigliotto che sta seguendo la pratica del pignoramento sui alcuni conti bancari riferibili a Novello - fa sapere lo stesso Coviello - ha dovuto constatare che questi risultano svuotati, si renderanno necessarie altre modalità con cui rivalersi della cifra».
La querelle comunque non è nuova. Il 21 agosto dello scorso anno Vicenzapiu.com ne aveva già tratteggiato i contorni: «... Il punto di svolta c'è stato il primo agosto quando la famiglia di Giovanni Coviello, nel tempo direttore generale e poi anche presidente del team di pallavolo femminile, è entrata in possesso dell'accordo extragiudiziale con il quale i nuovi proprietari del volley femminile, Novello in primis, poi avviatosi sul crinale del fallimento sotto la loro gestione, acconsentono, in buona sostanza, alla copertura di una prima parte delle condizioni economiche che avevano inizialmente garantito, con la firma di Mario Novello, in sede di acquisizione delle quote societarie. Si tratta di una cifra "simbolica"... 3.500 euro, oltre alle spese di pignoramento sui conti correnti di Mario Novello e a spese legali, a beneficio dei figli di Coviello, che dovevano vedersele restituite nel 2009 come rimborsi di anticipi effettuati a favore di Joy Volley Vicenza».
In questo contesto Coviello, oggi direttore di VicenzaPiù, sempre il 21 agosto 2012 aveva dichiarato al suo giornale: «... Sono soddisfatto per la piega che ha preso questo primo evento poiché, intanto, si dimostrano in modo incontrovertibile due circostanze. Uno, il sottoscritto ha dovuto battagliare affinché fossero onorati impegni, sia pure minimali, presi e non rispettati da Mario Novello. Due, dallo stesso accordo, su un cui stralcio Novello ha raggiunto un accordo transattivo che mi dà totalmente ragione, risulta che il sottoscritto ha ceduto le quote societarie della squadra a condizioni stravantaggiose, 279.870 euro di quote societarie a costo zero per i soci subentranti per non parlare dei sottesi valori dei titoli sportivi di squadre e giocatrici, con la convinzione che la nuova proprietà tenesse in vita la squadra per non distruggere quindici anni di lavoro personale e di sacrifici economici che hanno azzerato ogni proprietà della mia famiglia per mantenere in vita il club biancorosso. Cosa che purtroppo, arrivati i nuovi cinque soci "imprenditori", non è avvenuta». A sette mesi di distanza l'ex presidente non ha cambiato opinione e anzi ribadisce il suo pensiero: «Non arretreremo di un millimetro. Sia perché ci sia corrisposto quanto ci è dovuto, sia perché venga ristabilita la verità rispetto a quanto accaduto in passato».
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.