Caso Aim, j'accuse di Giglioli a Variati e Maltauro
Venerdi 18 Ottobre 2013 alle 14:09 | 0 commenti
L'Aim avrebbe rinunciato ad un contenzioso civile milionario intentato avanti al tribunale veneziano contro Ecoveneta-Maltauro per i danni patiti a causa dell'affaire Marghera. Il che sarebbe avvenuto su input del sindaco democratico Achille Variati, poco prima che quest'ultimo fosse riconfermato primo cittadino durante le elezioni della primavera del 2013. Le accuse, pesantissime, le ha lanciate ieri alle telecamere di Vicenzapiu.com Gianni Giglioli, ex assessore alle partecipate nel 2008, proprio nell'esecutivo Variati.
La questione è complessa; di mezzo c'è il procedimento penale per il caso Aim-Marghera pendente avanti al tribunale berico, originatosi perché, in tesi d'accusa, San Biagio ci avrebbe rimesso non poco nell'acquisto di una piatatforma per il trattamento dei rifiuti ereditata dal Gruppo Maltauro-Ecoveneta, il quale però l'avrebbe «sbolognata alla multiservizi berica nel momento in cui la procura veneziana sequestrava la struttura per una serie di comportamenti gestionali inidonei da parte del soggetto privato. Tra gli imputati ci sono l'imprenditore Carlo Valle, l'ex presidente di Aim Giuseppe Rossi (quando in comune governava il centrodestra) e, appunto, l'ex assessore Giglioli il quale però è stato indagato nella sua vecchia veste di consulente di Aim. Quest'ultimo da anni ha avviato una vera battaglia tesa a confermare la bontà del suo operato, tanto che con la prescrizione in arrivo, il professionista sarebbe intenzionato a riununciare per salvaguardare la sua «onorabilità ».
Ed è nell'ambito di questo solco che in qualche modo si possono ricondurre le dichiarazioni pubblicate sul canale Youtube di Vicenzapiu.com (il passaggio saliente della lunga intervista è collocato al minuto 18:35). Alla grossa Giglioli sostiene non solo di avere fatto saltare, all'epoca della giunta di centrodestra, l'accordo che prevedeva che in qualche modo il ramo gas finisse nelle mani del gruppo industriale capitanato da Valbruna. Ma, sostiene anche di essersi impuntato affinché non fossero fatti sconti al Gruppo Maltauro (nel riquadro il quartier generale in zona industriale a Vicenza) accusato a più riprese di avere rifilato un bidone ad Aim. I media locali peraltro a più riprese hanno parlato di due contenziosi civili avviati da Aim per danni. Uno contro il vecchio cda, l'altro contro Ecoveneta. Ed è proprio nei confronti di quest'ultimo che si sarebbero scagliati gli strali di Giglioli che non intende passare per quello che ha sfavorito la collettività , mentre lo stesso Giglioli in qualche modo fa capire che il suo allontanamento dall'esecutivo Variati sia in realtà riconducibile alla volontà da parte del professionista, mal accolta in ambito politico, di inchiodare Maltauro-Ecoveneta alle sue responsabilità , anche in considerazione del fatto che nell'ambito di una inchiesta cugina condotta dalla magistratura veneziana, Bruno Lombardi, all'epoca manager apicale di Ecoveneta, ha ammesso le sue responsabilità patteggiando la pena. All'oggi la giunta Variati non ha commentato il j'accuse dell'ex assessore indirizzato direttamente al sindaco, ma indirettamente anche a Maltauro. Lo stesso è silenzio lo si registra da parte dei vertici della spa di San Biagio, all'interno della quale il direttore generale Dario Vianello è sempre stato indicato da Giglioli come il gran cerimoniere di tutte le danze che hanno contraddistinto i passaggi più delicati della storia di Aim dagli anni Duemila ad oggi. In queste ore per di più a palazzo di giustizia si è celebrato un nuovo capitolo del processo Aim-Marghera. Tra due settimane (in qualità di testimoni) saranno ascoltati Variati e l'ex presidente di Aim Roberto Fazioli, chiamato proprio da Variati a risanare i conti. Secondo le difese potrebbe trattarsi di un passaggio chiave. Per inciso una querelle sul presunto ritiro dell'azione civile da parte di Aim (che costituirebbe un dannno potenziale per l'erario di San Biagio e per il socio comunale) era già andato in scena durante la campagna elettorale. All'epoca i vertici della multiutility si difesero spiegando che il contenzioso civile,radicato però a Vicenza, fosse tuttora pendente. Giglioli però parla, usando l'espressione gergale di «ricorso» radicato a Venezia. Ma come stanno le cose realmente? In questo senso torna utile ricordare che il GdV, quotidiano di Confindustria Vicenza e quindi ben addentro alle vicende dei grossi gruppi, raccontava il 12 gennaio 2010 in pagina 12 che un contenzioso tra Maltauro-Ecoveneta e Aim, inizialmente radicato a Venezia si sarebbe dovuto spostare a Vicenza. Sempre nello stesso servizio il cronista Ivano Tolettini riferiva, in questo senso, il convincimento del giudice veneziano in merito ad alcune questioni formali: «...Aim Bonifiche dovrebbe perseguire per responsabilità i precedenti amministratori di Aim, in caso contrario dovrà riproporre la richiesta danni a Ecoveneta al tribunale di Vicenza». Nello stesso servizio poi si sottolinea che «... pur senza dirlo apertamente, l’'amministratore delegato di Ecoveneta Bruno Lombardi avrebbe manifestato un certo possibilismo a parlare con Fazioli riguardo a una possibile soluzione condivisa sul futuro di Aim Bonifiche». A che cosa si riferirebbe Lombardi? Che strada ha preso quel contenzioso? Si tratta di scelte che hanno cagionato danni alla collettività ? Queste domande saranno poste a Variati e Fazioli nelal prossima udienza?
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