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Carta acquisti per famiglie bisognose: a Venezia in via sperimentale per un anno

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 13 Giugno 2013 alle 20:38 | 0 commenti

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Comune di Venezia  - Affianca la vecchia Social Card, è finalizzata al miglioramento delle condizioni delle famiglie – e non più solo del singolo – con gravi difficoltà economiche e la sua gestione è affidata direttamente al Comune. Sono queste le caratteristiche della nuova Carta acquisti, che sarà utilizzata in via sperimentale per un anno, in dodici città italiane con più di 250 mila abitanti – compresa Venezia – per un totale di 9 milioni di persone, pari al 15% della popolazione italiana.

Il nuovo dispositivo, introdotto con il decreto “Semplifica Italia”, è stato presentato questa mattina con una conferenza stampa in Villa Querini a Mestre, alla quale sono intervenuti il vicesindaco di Venezia e assessore comunale alle Politiche sociali, Sandro Simionato, il direttore della Direzione Politiche sociali, Luigi Gislon e il responsabile dell’Osservatorio Politiche di Welfare, Michele Testolina.


Un fondo di 50 milioni di euro sarà ripartito tra i Comuni coinvolti, che raccoglieranno le domande per accedere alla graduatoria di assegnazione della carta. Il Comune di Venezia, nello specifico, in cui l’Inps stima che i nuclei familiari con almeno un componente con meno di 18 anni e una dichiarazione Isee inferiore a tremila euro siano 1409, avrà a disposizione un milione 143mila euro. “Temiamo che il numero di famiglie con i requisiti necessari per partecipare al bando sia sottostimato – ha spiegato Testolina – e in ogni caso, con i fondi a disposizione, daremo risposta soltanto a circa 300 famiglie, che riceveranno dai 231 ai 404 euro mensili, a seconda del numero di membri del nucleo familiare, da spendere in generi primari nei negozi convenzionati”. Il bando per accedere alla graduatoria sarà aperto dal 19 giugno al 19 luglio e, in questo mese, gli Urp del Comune di Venezia saranno a disposizione dei cittadini per aiutarli a compilare correttamente la domanda. Le famiglie a cui sarà assegnata la carta potranno ritirarla alle Poste dal mese di novembre.

I beneficiari, che però non potranno contemporaneamente usufruire anche della vecchia Social Card, dovranno sottoscrivere un progetto personalizzato, predisposto con i Servizi sociali del Comune, in cui si impegnano ad attuare azioni concrete e verificabili, che abbiano come fine, ad esempio, la ricerca di un lavoro, o il benessere e la salute dei bambini. “La carta – ha precisato il vicesindaco Simionato – è rivolta ai nuclei familiari più bisognosi e in condizioni marginali rispetto al mercato del lavoro, a famiglie monogenitoriali, numerose, con minori disabili, in situazioni di disagio abitativo, in una parola, le più povere. Si tratta di una sperimentazione, perché l’obiettivo del Governo è valutare l’efficacia di questa misura. Trovo che sia il metodo corretto per formulare dei criteri per l’assegnazione di aiuti e inoltre mi auguro che questo strumento sia utile per ripensare il sistema del welfare italiano con il coinvolgimento diretto degli enti locali. Siamo noi infatti che operiamo sul territorio e meglio conosciamo la realtà delle nostre città, ma fino ad oggi questo approccio non era mai stato preso in considerazione”.

 


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