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Capitale Europea della Cultura, oggi a Roma la candidatura di Venezia e Nord Est

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 19 Settembre 2013 alle 19:37 | 0 commenti

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Comune di Venezia  - Presentato ufficialmente il Dossier di candidatura di Venezia con il Nordest Capitale Europea della Cultura 2019. I contenuti del progetto sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa - tenutasi a Roma, sede della Stampa Estera, oggi giovedì 19 settembre in concomitanza con il deposito ufficiale del Dossier al MiBAC.

Alla presentazione hanno partecipato il Sindaco di Venezia Giorgio Orsoni, Presidente del Comitato Fondatore, i rappresentanti degli Enti Fondatori coinvolti (Regione del Veneto, Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, Provincia di Venezia, Provincia Autonoma di Trento e Provincia Autonoma di Bolzano) e il Presidente del Comitato Promotore Innocenzo Cipolletta.
La città lagunare è capofila di un ampio territorio che insieme si candida a Capitale della Cultura 2019 a partire da tre elementi chiave: partecipazione, crescita economica e valorizzazione dei beni culturali e artistici. "Il punto di forza della candidatura è il concetto di rete non soltanto materiale con il potenziamento di strade e ferrovie, ma anche immateriale e di tipo culturale tramite la costruzione di connessioni tra le ricchezze del territorio", ha spiegato il Sindaco di Venezia Giorgio Orsoni. "Sono lieto che Venezia si sia messa al servizio di un progetto che ha registrato un'ampia e proficua coesione tra tutti i soggetti coinvolti. L'assoluta novità è che la candidatura di Venezia con il Nordest coinvolge un intero territorio, omogeneo per molti versi, ma anche ricco di specialità, e non una singola città. Partecipiamo per vincere e sono molto fiducioso" Il Progetto per la Capitale della Cultura è cardine dello sviluppo e del rilancio di una "macro-area" storicamente collegata a Venezia, che si sta costruendo da anni: l'idea è quella di realizzare un'autentica "metropoli culturale" del Nordest, un concetto inedito che metta concretamente in rete tutte le ricchezze del territorio, come ha illustrato l'estensore del Dossier Fabio Isman: "La candidatura poggia su un concetto essenziale: l'unità nella diversità. Si tratta infatti di un territorio innervato da numerose differenze culturali, che costituiscono un patrimonio enorme di ricchezze. Nella nostra idea di metropoli culturale, in cui ogni cittadino può costruire il proprio percorso e creare connessioni tra ambiti diversi". Il Vicepresidente della Provincia Autonoma di Bolzano Christian Tommasini ha spiegato "crediamo fermamente in questo progetto poiché mette la cultura al centro di un'idea di sviluppo in grado di unire territori diversi. La cultura può produrre ricchezza e benessere, l'importante è puntare su una progettualità ad ampio respiro, proprio come nel caso della nostra candidatura". L'Assessore della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Paolo Panontin, intervenuto a nome della Presidente Debora Serracchiani, ha spiegato che "il Friuli Venezia-Giulia punta con decisione su questa candidatura anche perché siamo profondamente legati al concetto di Euroregione. Il nostro territorio presenta varietà linguistiche e culturali, che vanno considerate vere e proprie ricchezze da mettere a fattor comune".
Per la Regione del Veneto la dirigente De Gregorio ha portato i saluti del Presidente Luca Zaia: "abbiamo sposato con piena convinzione questo percorso poiché riteniamo rappresenti un'occasione irripetibile per innescare relazioni proficue e durature tra territori diversi, ma decisi a cooperare con entusiamo". "Il dossier che abbiamo presentato al Mibac parte da lontano e si presenta con una struttura ricca e articolata, ha spiegato Innocenzo Cipolletta, Presidente del Comitato Promotore. E' il frutto dello sforzo, delle amministrazioni coinvolte. Il tema della pace è il traino del nostro percorso in quanto nel 2019 celebreremo il 100° anniversario della fine della Prima Guerra Mondiale e della conseguente nascita del sentimento europeo. La collaborazione di così tanti soggetti ci consentirà di costruire una gestione ampia ma organica dei beni culturali"

Nel dossier Venezia con il Nordest anche la prposta di ospitare tutte le 26 città già Capitali Europee della Cultura per instaurare una rete di collaborazione e per presentare un rilevante segmento della cultura europea in una sorta di "Expo delle Capitali della Cultura europea".

La candidatura, è stato spiegato, si autosostiene finanziariamente, senza il ricorso a contributi statali. Oltre alle risorse già destinate alla cultura, per gli eventi del 2019 è stato stanziato un budget aggiuntivo di 70 milioni: 30 arrivano da sponsorizzazioni e diritti televisivi e gli altri 40 sono contributi di Enti pubblici locali e regionali, fondazioni bancarie, Camere di commercio e categorie economiche.

Il progetto di candidatura di Venezia con il Nordest è stato ottimamente accolto da buona parte degli italiani: è quanto certifica un SONDAGGIO realizzato nel luglio scorso dalla Swg, i cui risultati sono stati presentati per la prima volta nel corso dell'incontro odierno. Il 74% degli intervistati su scala nazionale giudica positivamente l'idea della candidatura di Venezia con il Nordest, percentuale che sale al 93% per i cittadini del Nordest. Il favore per la candidatura è del 64% su scala nazionale e del 91% per gli abitanti del Nordest. L'apprezzamento risulta evidente anche se si confronta la candidatura con possibili concorrenti: per il 34% degli intervistati infatti Venezia è la più adatta al titolo (in Nordest la risposta è 75%) mentre la secondo in classifica è Siena che si ferma al 17% (seguono Urbino con l'11%, Ravenna con l'8%, Matera e Bergamo con il 5%).
Il capoluogo Veneto sarebbe il migliore sia perché rappresenta al meglio al cultura in Europa (per il 26%) e la creatività e l'innovazione (per il 31%) che per le risorse a disposizione (per il 44%). Per quanto siano ancora pochi gli italiani, circa uno su tre, che sanno che nel 2019 sarà l'Italia a scegliere la capitale europea della cultura, uno su quattro sa della candidatura del Nordest, anche in questo caso una percentuale doppia rispetto a Urbino che la segue. Anche la scelta del tema della Pace in occasione dei 100 anni dalla fine del primo conflitto mondiale trovo l'approvazione dell'88% degli intervistati.

Riscontri positivi anche sul versante dell'imprenditoria e della classe dirigente locali: lo segnala un ulteriore sondaggio realizzato dalla Fondazione Nord Est. Dalle interviste è emerso come il principale punto di forza della candidatura sia il brand Venezia che, in termini di marketing, può rappresentare il traino per la rete territoriale. Altri punti di forza, il sistema produttivo e la capacità ricettiva. Da un'eventuale assegnazione, questi opinion leader si aspettano in primo luogo l'occasione di attrarre talenti da tutto il mondo e una concreta spinta per uscire dalla crisi. La ricaduta principale attesa è quella che riguarda il turismo: il 67% degli intervistati è convinto che si tratti di un'opportunità per tutto il territorio. Il 90% vede questa candidatura, comunque vada a finire, come un'occasione per riflettere sul patrimonio culturale e di innovazione del territorio e della sua capacità di fare rete.


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