Caos tribunali vicentini, resa nota la relazione ministeriale. Filippin e avvocati infuriati: "andremo da Serracchiani"
Giovedi 12 Giugno 2014 alle 10:56 | 0 commenti
La relazione della commissione per il monitoraggio sulla riforma della geografia giudiziaria attuata dal Ministero della Giustizia per ridurre il numero dei tribunali della penisola italiana è stata resa nota da un articolo de "Il Sole 24 Ore" di ieri, mercoledì 11 giugno 2014, dal titolo eloquente: "Tribunali, non servono marce indietro". Dopo le proteste nei mesi scorsi di politici, Regione e avvocati per l'accorpamento del tribunale di Bassano con quello di Vicenza, sembrava essere stata trovata una soluzione che ora invece, alla luce di quanto scritto nella relazione, appare più lontana.
Una relazione che ha fatto infuriare l'ordine degli avvocati di Bassano e la senatrice del Partito Democratico Rosanna Filippin, avvocato anch'essa. Di seguito le sue dichiarazioni in merito:
"Le problematiche legate all'accorpamento del Tribunale di Bassano con quello di Vicenza sono sotto gli occhi di tutti,  a cominciare dai rinvii delle cause di lavoro, passati da quattro a 18/24 mesi, alle centinaia di processi fermi ed alle difficoltà quotidiane dei cittadini. Per non citare poi i vari problemi strutturali che il Tribunale di Vicenza presenta, con mancanza di archivi, di strutture adeguate, di ingressi per i disabili...
La relazione si limita a una descrizione (e nemmeno completa) delle problematiche causate dalla riforma giudiziaria, così come è stata attuata: è insufficiente e minimizza gli evidenti problemi che ne sono derivati. Riconosce le criticità ma poi afferma contraddittoriamente che va tutto bene o che basteranno verifiche ulteriori per risolvere i problemi.
Appare quasi una beffa ricordare, come fa la relazione, che il Ministero si era già mosso per tentare di tamponare il problema, consentendo con il decreto ministeriale 10 febbraio 2014  l'utilizzo per cinque anni dei locali del Tribunale di Bassano per la trattazione degli affari da individuarsi con apposito provvedimento adottato dal Presidente del Tribunale di Vicenza.
Provvedimento rimasto lettera morta poiché l'utilizzo di Bassano era a discrezione del Presidente del Tribunale di Vicenza che ha preferito non fare assolutamente nulla.
Il prossimo 18 giugno incontrerò a Roma, con dei rappresentanti degli avvocati e delle istituzioni bassanesi, la vicesegretaria del PD Debora Serracchiani: vediamo se ci sarà disponibilità in quella sede per un dialogo serio e partecipato. Ora spetta al ministro Orlando valutare le conclusioni della commissione per il monitoraggio della geografia giudiziaria: e a breve vi sarà un confronto anche con lui su questo tema e su come dare soluzioni alle criticità ammesse nella stessa relazione.
Sulla questione interviene anche Luigi Tasca, portavoce del Partito Democratico della zona Bassano-Marostica:
"Vogliamo che sia chiaro che questa non è una battaglia per difendere il nostro campanile, ma per consegnare ai cittadini una giustizia efficace e rapida. Da tempo ripetiamo la nostra posizione a riguardo: che venga istituito una sorta di "Tribunale della Pedemontana" che comprende Bassano, Marostica e tutti i comuni limitrofi, così da avere un ampio bacino che faccia capo a un unico Tribunale, quello di Bassano, che possiede già tutte le strutture necessarie".
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.