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Caldogno, costituita la biblioteca palladiana grazie ai 417 volumi donati dalla famiglia Cevese su volontà del professore

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 25 Settembre 2014 alle 21:20 | 0 commenti

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NCD - "Mi sento onorato per aver conosciuto e per aver collaborato con il professor Renato Cevese: grazie a lui che ha attribuito la villa a Palladio, Caldogno negli ultimi 10-15 anni sul piano della cultura e del turismo culturale ha fatto un grande salto di qualità. Ora la biblioteca per sua precisa volontà si arricchisce di una sezione cospicua specializzata, ricca di volumi dedicati all'architettura palladiana, che ha voluto donare alla comunità".

Lo afferma il consigliere regionale Costantino Toniolo (NCD), che nei giorni scorsi ha partecipato in veste di amministratore locale (è stato sindaco di Caldogno per due mandati ed è ora consigliere comunale) alla cerimonia di consegna del lascito della biblioteca palladiana del noto accademico olimpico e studioso di storia dell'arte e dell'architettura da parte della famiglia al Comune e alla Biblioteca che sorge nello stabile a fianco della storica dimora progettata dall'architetto Andrea della Gondola (detto Palladio).

Durante la cerimonia è stata anche inaugurata la sala di studio dedicata proprio al professor Renato Cevese, che si trova negli annessi della villa. 

"Sono davvero felice che sia stata inaugurata questa sala studio intitolata al professor Cevese", ha sottolineato Toniolo, "come segno di rispetto, stima e gratitudine nei confronti di un uomo davvero straordinario".

"Il professor Cevese negli anni ha appoggiato la mia azione di Sindaco a favore dell'acquisto e del recupero di tutto il complesso palladiano", prosegue Toniolo, "è stato sempre di conforto e mi ha spronato a superare tutte le difficoltà di carattere tecnico e burocratico!", prosegue Toniolo: "E' stato proprio lui in seguito a studi approfonditi a dichiarare la nostra villa opera autografa del Palladio". 

"Basilare fu la pubblicazione nel 2002 del libro "Villa Caldogno" coordinato da Albino Munaretto ed edito da Serenissima (Alberto Brazzale) che vede il contributo di una decina di studiosi. L'intervento di Renato Cevese di fatto è la sintesi degli studi approfonditi portati avanti sin dal 1999". 

Toniolo ricorda che il 26 aprile 2003 il Consiglio comunale deliberò di insignire il noto studioso della cittadinanza onoraria "per la sua opera meritoria di studioso verso villa Caldogno, per la sua volontà di donare al comune la sua biblioteca palladiana (ben 417 volumi), per l'impegno profuso per la valorizzazione del patrimonio delle ville palladiane, per lo zelo con cui ha studiato e approfondito le peculiarità del nostro patrimonio artistico, e per aver riconosciuto a Palladio la paternità della villa".

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