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Brendola, accordo tra Amministrazione comunale e Bottega Veneta: nasce la cittadella della moda

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 24 Settembre 2014 alle 10:58 | 0 commenti

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Comune di Brendola - Brendola si prepara a iscrivere il proprio nome tra le capitali della moda mondiale, grazie ad un accordo con Bottega Veneta s.r.l. che proprio all’interno del territorio dell’Amministrazione porterà alla realizzazione del principale polo produttivo controllato dal marchio, leader a livello internazionale nel settore moda e fashion.

L’azienda infatti ha intenzione di fare della nuova sede di Montebello sia un riferimento direzionale di pregio, sia un centro di produzione d’avanguardia, espandendosi in una superficie attualmente non urbanizzata che versa all’interno del Comune di Brendola.

Un maxi intervento su una superficie di 46.644 mq: nel progetto si punta a insediare attività industriali e artigianali con uffici, depositi, magazzini, spacci aziendali e servizi collaterali all’apparato produttivo; in aggiunta è prevista la realizzazione di zone commerciali all’ingrosso e medie strutture di vendita, attività direzionali e di istruzione professionale di settore. Un modo, in sostanza, per favorire un business in espansione, con contestuali ricadute positive sul territorio circostante dal punto di vista occupazionale e formativo, in un comparto trainante per l'economia dell'area veneta.

In virtù di questa prospettiva di rilevante interesse per la collettività, l'Amministrazione ha quindi deciso di inserire nell'accordo la modifica dell'anacronistico vincolo posto fino a oggi dal P.R.G. in vigore, che concede l'insediamento in tali terreni solo a consorzi di imprese localizzate a Brendola da almeno 5 anni, con divieto per i successivi 10 anni a cedere e a locare gli immobili realizzati. Tale disciplina, evidente ostacolo all'insediamento di nuove attività produttive, sarà cancellata dal nuovo Piano Interventi in elaborazione.

Da parte sua, Bottega Veneta andrà a riconoscere all'Amministrazione un contributo di 60 euro/mq sul 30% della superficie fondiaria, quindi un totale di 590.673 euro. Una volta perfezionata l'acquisizione dei terreni, a carico dell'azienda andranno anche gli obblighi di realizzazione di opere di urbanizzazione accessoria, già demandati agli attuali proprietari.

Secondo gli accordi i fabbricati in progetto non supereranno l'altezza media di 10 metri, con limite massimo fissato a 14 (esclusi gli elementi con funzione tecnologica); abitazioni e uffici saranno massimo di tre piani, e tutte le altre strutture non supereranno i due. Per realizzazione e finitura saranno privilegiate scelte in armonia con l'ambiente e l'urbanizzato esistente. Dal punto di vista strategico infine il progetto consente di portare a termine il terzo e l’ultimo stralcio della cosiddetta area industriale New, rimasta solo sulla carta a causa della crisi, andando a rivedere in chiave di una maggiore sicurezza anche la stessa viabilità dell'area, con chiusura di via Quintino Sella al traffico pesante.

“Certe occasioni – aggiunge il Sindaco Renato Ceron – non passano due volte, specie di questi tempi. Abbiamo lavorato a lungo, pensando a cosa potrebbe voler dire per la gente del nostro territorio, un'opportunità occupazionale come questa. E non va dimenticato poi che associare il nome di Brendola a quello di Bottega Veneta vuol dire spingere anche in chiave internazionale le nostre eccellenze”.

“Un accordo importante anche dal punto di vista tecnico – spiega l'Assessore all'Urbanistica Bruno Beltrame –, con la revisione viabilistica che andrà finalmente a rispondere alle legittime richieste di maggiore sicurezza da parte degli abitanti di località Pedocchio”

Leggi tutti gli articoli su: Renato Ceron, Brendola, Bottega Veneta, Bruno Beltrame

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