Quotidiano | Categorie: Musica

Breganze dedica il 2 giugno al “PAE-SAGGIO”

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 1 Giugno 2016 alle 11:09 | 0 commenti

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Voci di terra
E’ la parola più usata e abusata di questi tempi: paesaggio. Termine che può riassumere  tutto e niente, ma ingloba la vita e l’esistenza di milioni di persone. Il Paesaggio è tutto ciò che in letteratura, pittura e musica è già stato espresso. Ma è anche tutto ciò che si deve ancora dire, vista la sua mutevolezza e fragilità. Al paesaggio s’ispira l’omonimo spettacolo presentato dal gruppo “Voci di Terra”con “Pae-saggio” che verrà presentato  in anteprima giovedì 2 giugno dalle 16,00 con ingresso libero sulla collina vicentina di S.Lucia sopra Breganze.

In realtà, lo spettacolo firmato dal regista Antonio Gregolin era già calendarizzato per il Primo maggio scorso, ma per le avversità meteo  è dovuto slittare al 2 giugno. Una performance musicale del tutto nuova, con la presenza di quattro musicisti e una vocalist, Jessica Bertolani, considerata come la “Enya italiana " per le sue lallazioni L’originale percorso sonoro, è frutto dell’estro e impegno sociale del regista Antonio Gregolin, giornalista e artista, che ha messo in prosa, fondendo parole, immagini e musica, un percorso tutto originale e inedito, sarà narrato da Luisa Vigolo. Dalla sommità di questa dolce collina che domina il borgo vinicolo, si udiranno note e riflessioni dedicate a quanto ci circonda: “In un momento così delicato per il nostro ambiente –spiega Oreste Fraccaro, delle Acli di Breganze che promuovono lo spettacolo-, ci sembrava doveroso che un appuntamento impegnato, in una giornate di valenza nazionale come il 2 giugno”. Una “veduta sonora” sul paesaggio provinciale e nazionale, interpretato con un gioco di parole “Pae-saggio”, con la saggezza che dovrebbe indurre l’uomo ad una coscienza collettiva sul bene comune che resta l’ambiente. Un’esperienza per certi versi quasi mistica, vista la singolarità della voce della Bertolani, che canterà in sette lingue, pezzi ispirati alle tradizioni più arcaiche, accompagnata dai musici: Alberto Rossetto alle tastiere elettroniche, Sara Zampieri al violoncello, Nicola Berti agli strumenti etnici. Un tributo al paesaggio veneto, come pure alla forza e forma evocativa di quella terra forgiata dalla storia di cui gli italiani sono pregni. Si spazierà dai paesaggi sonori della piana padana, alle Dolomiti, fino alle dolci colline e ai nostri mari. Uno spettacolo completamente “en plein air” di matrice impressionista, che sostituisce alle pennellate i tratti sonori di un concerto-spettacolo in cui allo spettatore basterà chiudere gli occhi per viaggiare in quei paesaggi vicini e lontani dell’anima e memoria


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