Opinioni | Quotidiano | Categorie: Politica

Botti e depressioni sociali

Di Paolo Mele senior Mercoledi 1 Maggio 2013 alle 13:00 | 0 commenti

ArticleImage

Altro che botti di festa per il giuramento del "nuovo" e tanto atteso Governo, mentre i suoi componenti, guidati dal neo-Premier Letta, si mettevano in posa al Quirinale, per la tradizionale foto di gruppo, fuori Palazzo Chigi un tale Preiti, incensurato e disoccupato, ha sparato all'impazzata ferendo gravemente due carabinieri e di striscio una passante in stato interessante.

 Poi, lui dice, ha cercato di usare contro di se l'arma, una pistola automatica calibro 7,65, senza riuscirvi, avendo finito i colpi, alias la pellicola della sua giornata di "ordinaria follia". Colpi che , come ha subito precisato, intendeva rivolgere ai politici e non ai due appartenenti alle Forze dell'Ordine, divenuti, come spesso capita, interposti bersagli per loro estremo dovere, a tutela delle istituzioni. Al capezzale di questi ultimi, così, si sono alternati tutti o quasi gli attuali vertici della Repubblica, per un'ulteriore, seppur diversa, foto di rito. Un rituale che, stante la situazione politica che attraversa il Nostro Paese, può apparire come una sorta di sciacallaggio mediatico, da parte di chi continua ad autocelebrarsi col sudore ed il sangue degli altri, senza, al momento, dar prova degli impegni assunti verso il proprio Popolo. Un Popolo di cui i nostri due carabinieri sono degna espressione, e soprattutto esempio, per il senso di sacrificio ed abnegazione dimostrato. Loro , infatti, sono destinati a subire o condividere gli umori ed il malessere della gente, ed a far da sentinelle lungo il confine, sempre più fragile, delle crescenti tensioni sociali. Dall'altra parte della linea, c'è la gente comune, le vittime della grande crisi, la gente che fa fatica ad arrivare a fine del mese, pensionati, disoccupati, falliti, depressi... Come quelli che si suicidano per disperazione, semmai dopo aver sterminato la famiglia, o che, come Preiti, cominciano a sparare ad altezza d'uomo, dove il bersaglio dell'incontenibile malessere che si portano dentro, è -per ora- alla portata, o meglio gittata del loro "arsenale" domestico.

Leggi tutti gli articoli su: Attentato, Luigi Preiti

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.



ViPiù Top News


Commenti degli utenti

Mercoledi 19 Dicembre 2018 alle 07:01 da kairos
In Mostra al Chiericati, Caterina Soprana (Commissione Cultura) risponde ai giovani del Pd: "realizzata a costo zero per il Comune"

Domenica 2 Dicembre 2018 alle 17:35 da Kaiser
In Mostre e eventi: due diverse concezioni non confrontabili ovunque e anche a Vicenza
Gli altri siti del nostro network