Blocco degli stipendi statali, preoccupazione dal PSI di Vicenza
Giovedi 21 Agosto 2014 alle 15:30 | 0 commenti
Riceviamo da parte di Luca Fantò, Segretario Provinciale del Partito Socialista Italiano e pubblichiamo quanto segue - Il PSI della provincia di Vicenza manifesta preoccupazione per l'ipotesi di un ennesimo blocco agli stipendi dei lavoratori statali. Blocco che per il MEF potrebbe garantire quei 4 e i 5 miliardi di risparmi che il Governo non riesce, o non vuole, trovare altrove.
Che si tratti di una proposta reale o di una voce di scarsa consistenza, resta comunque il fatto che il mondo del lavoro statale è ancora "nell'occhio del ciclone" in un' irresponsabile girandola di ipotesi di tagli e ridimensionamenti. Ipotesi irresponsabili sia perché un ulteriore blocco degli stipendi determinerebbe un' inevitabile contrazione dei consumi, sia perché il lavoro statale resta una colonna portante della nostra società , un argine ancora piuttosto solido che in alcuni settori, scuola e sanità , riesce a garantire una vita dignitosa alla popolazione, con buona pace di chi in quei settori vede spazi ampi per il "business".
Allora, ancora una volta, dai socialisti vicentini parte una sollecitazione a ciò che resta della sinistra nella provincia di Vicenza, nella speranza che tutti insieme ci si appelli ai rispettivi Parlamentari affinchè cessi questo infausto stillicidio di voci e proposte che mette in pessima luce chi per lo Stato, e quindi per la comunità , opera quotidianamente.
E' necessario impedire che venga assegnata alla struttura statale una mera funzione di controllo, ciò infatti lascerebbe la società italiana nelle mani di quel neoliberismo in salsa italiana mettendo a rischio la tenuta sociale. Questo potrà essere solo risvegliando la politica che è ancora in grado di guardare ai cittadini e non ai vantaggi che la politica può dare al profitto.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.