Bitonci: droga, topi e bivacchi, Padova come una grande favela
Mercoledi 23 Ottobre 2013 alle 12:28 | 0 commenti
On. Massimo Bitonci, LN - “Nei giorni scorsi il Consiglio Comunale ha discusso una delibera chiamata Padova Città d'Acqua. Il piano contiene anche delle buone proposte, ma non considera il reale stato delle mura rinascimentali. Residenti ci segnalano che oltre la vera e propria foresta che sorge rigogliosa ai margini di via Cernaia, via Milazzo, via Volturno, fino a via fra' Paolo Sarpi, si trovano bivacchi di sbandati, casupole improvvisate e ritiri utilizzati come luogo di spaccio e di consumo di droga.
Lo testimoniano alcune foto in cui si vedono chiaramente resti di carta stagnola bruciacchiata da qualche fumatore di eroina. Non bastasse, alcuni spazi verdi, come quello in corrispondenza del bastione a fianco di porta Savonarola, sono delle vere e proprie topaie, con non uno, ma decine di roditori che scorrazzano fra i rifiuti e vivono non già lungo il corso d'acqua, ma sotto le panchine, fra gli alberi, scavando buche per terra. In corrispondenza di via Cernaia, poi, un tratto arginale a rischio crollo è recintato da mesi. Tutt'attorno erbacce alte più di un metro, rifiuti, bottiglie ed escrementi. Lo spettacolo testimoniato anche da video e foto è desolanteâ€.
Lo dichiara Massimo Bitonci, presidente dei senatori della Lega Nord e segretario cittadino del Carroccio.
“Derattizzare i parchi, tagliare l'erba, allontanare i balordi: queste sono le prime cose da fare lungo tutta la cinta muraria padovana, prima di progettare la riqualificazione che si merita. Rossi per ora ha risposto con ordinanze assurde: vietare la pesca in centro e proibire ai residenti di stendere il bucato non salverà una città che, in certe zone, somiglia a una grande favelaâ€.
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