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Categorie: Musica
Bill Saxton & Marco Di Gennaro Quartet al Bar Borsa
Martedi 24 Novembre 2015 alle 11:00 | 0 commenti
Bar Borsa
Un grande evento di portata internazionale, degno epilogo di una rassegna di alto livello, sarà il concerto che giovedì 26 novembre dalle 22.00 chiuderà  “Jazz d'Autunno†di Bar Borsa, riscaldando una città avvolta nei primi freddi invernali. Una proposta, quella messa assieme in questa stagione musicale vicentina dalla rinnovata House of Groove, che ha saputo coniugare grandi nomi del jazz e soul a nuove giovani leve, ampliando il range sonoro con una qualità immancabile.
Direttamente da New York City, un ensemble internazionale di indiscussa fama, la Bill Saxton & Marco Di Gennaro Quartet, formazione impreziosita, per questo breve ma intenso tour italiano, dalla presenza di Greg Hutchinson, artista che Jazz Magazine ha definito “il batterista della sua generazioneâ€.
Bill Saxton, nato ad Harlem – dove ancora si esibisce come bandleader avvalendosi della collaborazione di grandi musicisti da tutto il mondo - ha esordito nella New York degli anni Sessanta, dove ha inizio la sua carriera musicale a fianco di giganti del jazz come Roy Haynes, Clark Terry, Nancy Wilson, The Duke Ellington Orchestra, The Count Basie Orchestra, Tito Puente, Charles Tolliver... Il jazz l'ha portato a conquistare la scena internazionale, contando numerosi tour in Africa Occidentale, toccando le maggiori capitali europee, e giungendo fino a Giappone e Caraibi, riscuotendo onorificenze, l'acclamazione della critica e una fama non ancora esaurita.
L'impeccabile talento e la grande forza  trainante di Saxton accompagnano un costante impegno sociale, salvaguardando la tradizione musicale afroamericana e contribuendo allo promozione e la tutela del jazz, inteso come valore culturale. A questo proposito nel 2003 Saxton ha fondato, assieme all'amico musicista Sinclair Acey, l'associazione Harlem Jazz Scene, portando avanti progetti di alfabetizzazione jazzistica e la formazione della giovanile Harlem Youth Jazz Band.
Marco Di Gennaro si è trasferito a New York dopo aver vissuto quarant'anni a Roma, formandosi in musica classica e approcciando al jazz con D’Andrea, Marcotulli e Pieranunzi. Negli anni italiani ha svolto attività concertistica e didattica ai massimi livelli, lavorando parallelamente come musicista per il teatro in  spettacoli di primissimo piano. Ha collaborato con attori e registi italiani tra i più famosi, come Giorgio Albertazzi e  Alessandro Haber.  A New York entra a pieno titolo nella scena musicale più importante del mondo, suonando con grandissime icone del jazz, come Lee Konitz, Bill Saxton, Bobby Watson.
L'incontro tra Saxton e Di Gennaro risale al 2005, e ha il sapore dell'aneddoto. Quando Di Gennaro, da poco giunto nella Grande Mela, prese a frequentare lo “speakeasy†di Saxton, il Bill's Place ad Harlem, per ascoltare la grande musica che si suonava nel club che seppe ridare vita alla cosiddetta Swing Street - pietra miliare del jazz ai tempi del Proibizionismo - , il musicista romano si propose timidamente a Saxton per suonare al piano un pezzo assieme alla formazione che si stava esibendo. Nonostante la fama di “tough guy†(un tipo tosto, ndr), Saxton fu con Di Gennaro molto affabile, mettendolo a suo agio con un blues e venendo così a scoprire il grande talento del musicista italiano. Il seguito è storia: Saxton lo volle nel suo quartetto, come pianista, e da quel momento ne divenne il mentore, contribuendo alla crescita della sua fama in città nell'incredulità dello stesso Di Gennaro.Â
La decennale collaborazione tra Saxton e Di Gennaro è caratterizzata da una sperimentazione mai esaurita, alla continua ricerca di nuove strade da percorrere. La stima reciproca li porta a confrontarsi suonando reciprocamente le composizioni dell'altro, sì da migliorare costantemente l'intesa del duo.
Assieme a Saxton e Di Gennaro si esibirà il contrabbassista Vincenzo Florio, parte del quartetto durante le trasferte italiane.
Ospite d'eccezione che impreziosisce ulteriormente questa già stellare formazione, il batterista statunitense Greg Hutchinson, voluto al tempo dallo stesso Saxton, che da sempre ha prestato un occhio di riguardo ai giovani musicisti promettenti.Â
Hutchinson, musicista dal talento sconfinato, ha dato un notevole contributo allo sviluppo della batteria moderna, nella conoscenza e nel profondo rispetto della tradizione. Nonostante siano ormai rarissime le occasioni di esibirsi assieme, il rapporto tra i musicisti non si è mai interrotto, e questo permette a questa estemporanea formazione di mantenere la sincronia e l'affiatamento indispensabili per una performance che lascerà il segno.
Un repertorio sconfinato, quello che accomuna Saxton e DI Gennaro, e dal quale pescheranno a piene mani durante il concerto di giovedì: tra gli autori citati Frank Foster, Freddie Hubbard, Tina Brooks, Johnny Griffin, Tadd Dameron, e brani dal Great American Songbook.
Immancabile la presenza di pezzi autografi dei due musicisti (o la theme-song “Big Georgeâ€, dedicata al grande George Coleman, scritta  dalla hammondista Shirley Scott) ma non perderanno l'occasione di stupire il pubblico con la scelta di brani lontani nel tempo, che sapranno mettere nuovamente alla prova la grandissima band.
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