Lettori in diretta | Quotidiano |

Bassano tifa Furlan. Alle 22.30 telecronaca di DeltaPortoTolle-Bassano canale 193 o in streaming

Di Marco Polo Lunedi 9 Settembre 2013 alle 21:26 | 0 commenti

ArticleImage

Ucci ucci qui c’è odor di campionucci. Che Federico Furlan avesse le stimmate del giocatore importantissimo lo si è notato fin dalle amichevoli dell’estate 2012, in particolare dall’amichevole dell’Euganeo. In quell’occasione i dirigenti del Padova espressero apprezzamenti molto lusinghieri nei confronti del neo centrocampista giallorosso. Ebbene domenica a Porto Tolle è finalmente stato decisivo. Che sia il segnale di una consacrazione che a 23 anni ancora stentava ad arrivare? Dipende tutto da lui. 

L’anno scorso Werner Seeber andò a pescare nella Primavera del Varese un prospetto non più giovanissimo per rientrare nei canoni degli under decisi dalla LegaPro – è un classe ’90 – ma che possedeva nelle sue corde un’innata abilitata non così diffusa in terza e quarta serie: la capacità di saltare l’uomo. In maglia giallorossa sono passati due ragazzi dalle caratteristiche simili ma che hanno intrapreso carriere abbastanza diverse.  Il ragazzo deve decidere: o ripercorrere le orme di Massimo Dalle Nogare, imprendibile funambolo ma che ha concretizzato il 50% del suo reale potenziale, oppure quelle di Gianni Fabiano, arrivato da protagonista fino alla serie B prima di fratturarsi tibia e perone. Ebbene si sappia che quest’anno non possono esserci condizioni migliori dalle quali Furlan possa attingere per fare il salto di qualità. Vediamole insieme.

 

Stima&concorrenza. Il primo a puntare forte sul rilancio di Furlan è stato Mario Petrone. Ben prima dell’inizio del campionato il tecnico di Acerra ha decantato le sue lodi, sostenendo anche che i dati sulla resistenza allo sforzo del fluidificante erano più che incoraggianti. Viene così di fatto smentita l’impressione secondo la quale l’esterno facesse fatica a mantenere un alto rendimento fino al 90’. Avvertire la fiducia  dell’allenatore è tanta roba per un calciatore, non avere tra i piedi un compagno forte e più esperto come Ferretti è un altro vantaggio non da poco.

 

Ambiente. Nel primo incontro con la stampa presso la Diesel Farm nell’estate 2012 Furlan espresse un concetto non banale: «Dopo tanto peregrinare mi sono riavvicinato a casa». Non tutti hanno il carattere per vivere serenamente a tanti km dalla propria famiglia, soprattutto in giovane età. Ricordate il caso del portiere Nunziata? A pochi giorni dall’avvio del campionato abbandonò la compagine bassanese a causa di un sentimento che in Brasile conoscono con il termine «saudade», nostalgia. Non vogliamo millantare che Furlan sia un mammone, semplicemente diciamo che fior fior di calciatori hanno fatto sfracelli in certe squadre e sono diventati addirittura un peso in altre (Sheva, Kakà, tanto per citare due palloni d’oro). Beh, Furlan già l’anno scorso ha dimostrato di essersi ambientato benone ai piedi del Grappa.

Federico Furlan tenta di saltare l'uomo (foto Roberto Bosca)

 

Condizione atletica. Effettuare una preparazione atletica senza intoppi aiuta e non poco. Come riportato in apertura, Furlan ha corso tanto e bene fin dall’inizio del ritiro. Le gambe girano, il suo talento lo aiuta nel fare il resto.

 

Modulo. Furlan nella gestione Rastelli ha trovato un posto da titolare dopo due mesi dall’inizio del torneo, complice il cambio tattico proposto dall’allora mister. Nel 3-5-2 della strepitosa rimonta  autunnale l’ex Varese e San Marino è stato uno dei protagonisti assoluti. Il suo incedere lungo tutta la corsia di destra, che ha completato il suo bagaglio di conoscenze obbligandolo a migliorare in fase di copertura, fu un prezioso sbocco per la manovra giallorossa. I pro del 3-5-2 è che gli consente di partire qualche metro più indietro e arrivare a puntare l’uomo a velocità sostenuta, cosa che non gli riusciva con il 4-3-3, visto che il terzino avversario può stargli molto più vicino. Il difetto è che percorrere tutta la fascia risulta alquanto dispendioso per un giocatore che impronta il suo modo di giocare con continui scatti. C’erano pochi dubbi e questi si stanno dipanando in fretta: il 4-4-2 (o 4-2-3-1) è l’abito che meglio valorizza le sue caratteristiche. Con un compagno che ben lo conosce e che in fase difensiva è un osso durissimo – Toninelli-Furlan formavano la catena di destra nella Primavera del Varese allenata da Devis Mangia, attuale ct dell’Under 21 – l’esterno può dare il meglio di sé stesso.

 

Chiudiamo con una domanda provocatoria. Cosa cambia nell’avere a disposizione un Furlan finalmente maturo rispetto a quel Furlan che ha dimostrato la sua immensa classe solo a sprazzi fino adesso? Tantissimo perché nel primo caso il Soccer Team avrebbe a disposizione un giocatore che fa la differenza creando quasi sempre la superiorità numerica e smazzando assist per i compagni, nonhé attirando su di sé avversari che a quel punto sarebbero costretti ad allentare le marcature sugli inserimenti da dietro di Proietti, Iocolano o chi per essi. No ci sono dubbi: se a Berrettoni il magnifico si affiancasse  un giocatore del genere la porticina della salvezza si farebbe sensibilmente più larga.

Alle 22.30 telecronaca di DeltaPortoTolle-Bassano canale 193 o in streaming.  clicca qui

Foto Roberto Bosca 

Leggi tutti gli articoli su: Bassano Calcio, Federico Furlan

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.



ViPiù Top News


Commenti degli utenti

Mercoledi 19 Dicembre 2018 alle 07:01 da kairos
In Mostra al Chiericati, Caterina Soprana (Commissione Cultura) risponde ai giovani del Pd: "realizzata a costo zero per il Comune"

Domenica 2 Dicembre 2018 alle 17:35 da Kaiser
In Mostre e eventi: due diverse concezioni non confrontabili ovunque e anche a Vicenza
Gli altri siti del nostro network