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Bassano primo? Merito anche di una metamorfosi...

Di Marco Polo Mercoledi 20 Novembre 2013 alle 19:09 | 0 commenti

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Federico Furlan ha cambiato marcia. Per modulo e richieste dell’allenatore quella presente aveva le carte in regola per essere la stagione della consacrazione. Ma si sa, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Ed invece il giocatore «che se non avesse qualcosa di inespresso sarebbe in serie B», Claudio Rastelli dixit, quando al giro di boa mancano 5 partite, sta fornendo un’eccellente continuità di prestazioni tanto che è uno dei pochi che non ha ancora assaggiato la panchina per scelta tecnica.

A fare i pignoli si potrebbe asserire che gli manca il gol. Ma bisognerebbe essere tanto pignoli per fare un appunto ad un giocatore che si sta rivelando il punto di forza non preventivato, almeno non in tutta questa portata,  di un Soccer Team che si è issato in vetta ad un campionato equilibrato come non mai (pensiamo solo che nel momento attuale a giocarsi il posto salvezza messo in palio dai playout ci sarebbero Cuneo, Alessandria, Mantova e Spal): «Nel mio rendimento stanno influenzando varie componenti – spiega Furlan –. Il mister, ad esempio, che tutti i giorni trova il modo di pungolarmi, di motivarmi, di caricarmi. Poi c’è il ruolo, rispetto allo scorso anno dove venivo impiegato laterale di centrocampo con la difesa a 3 vengo impiegato esterno nel 4-4-2. Avendo un terzino alle spalle e non dovendo percorre tutta la fascia mi aiuta moltissimo, in primis ho maggiore lucidità nell’effettuare l’ultimo passaggio che è uno dei motivi per i quali sto riuscendo ad essere più decisivo. Sono contento di come stanno andando le cose».  

 

Poliedrica novità. In realtà Petrone da Furlan sta spremendo anche di più. Ad esempio quando, tra mille perplessità, spostare un giocatore così efficace nel suo ruolo può apparire una bestemmia, gli ha affidato compiti e posizione di Berrettoni (contro l’Alessandria) oppure quando l’ha sistemato sulla corsia di sinistra (contro il Bra). Tutte esperienze che non possono che arricchirlo da un punto di vista tecnico e tattico. Altra piacevole constatazione riguarda l’apporto sostanzioso fornito ai compagni in chiave difensiva, assolvendo quindi alla richiesta del mister di mantenere il più equilibrata e compatta possibile la formazione giallorossa. «Io sono a disposizione del mister, in certe partite la stagione scorsa ho giocato addirittura terzino quindi non c’è niente che mi spaventi. Dico che l’esperienza di giocare seconda punta mi ha divertito parecchio, posso attaccare gli spazi e sorprendere così le retroguardie avversarie».

 

Occhio all’ex. Domenica al Mercante arriva il Monza, giustiziere del Bassano negli scorsi playoff. I brianzoli di Gasbarroni e Tonino asta sono anche l’ex squadra di Furlan, una parentesi, a dir la verità, abbastanza sfortunata. Potenzialmente potrebbe venirne fuori un bel match, per la propensione di entrambi i contendenti di praticare un football arioso e tecnico: «Stiamo affrontando ogni partita con attenzione ed energia massimali – continua Furlan – domenica vogliamo allungare la striscia positiva.  Quando ho giocato con il Monza, tre anni or sono, non ho lasciato un buon ricordo ma difficilmente qualcuno riesce a lasciare una buona impressione in un annata difficile e culminata con una retrocessione. In seguito, da avversario, non sono mai riuscito a dare ai biancorossi dei dispiaceri quindi mi piacerebbe proprio lasciare il segno in un match prima di tutto importante per il Bassano. Speriamo di fare una grande partita e di divertirci tutti assieme».

Foto Roberto Bosca 

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