Quotidiano | Categorie: Teatro

Bassano, Operaestate Festival, va in scena "Stagioni" di Rigoni Stern

Di Comunicati Stampa Mercoledi 2 Agosto 2017 alle 18:02 | 0 commenti

ArticleImage

La Natura, l'infanzia, i giochi, le guerre e i ricordi di Mario Rigoni Stern, sono protagonisti dello spettacolo in scena il 4 agosto alle ore 21 al teatro "Don Paoletti" di Valstagna. Una produzione di Zelda con Filippo Tognazzo e il Coro Valbrenta, e con musiche dal vivo di Ivan Tibolla, intitolato "Stagioni" e tratto dall'omonima pubblicazione di Mario Rigoni Stern; un evento inserito nel ricco cartellone di Operaestate, e realizzato in collaborazione con il Comune di Valstagna.

Pubblicato nel 2006, due anni prima della morte dello scrittore, "Stagioni" è il percorso di una vita: dal profondo rispetto della natura, del suo equilibrio e della sua grazia, rievoca grandi avvenimenti della storia e piccole vicende personali, in un flusso scandito dall'alternarsi delle stagioni.
Accanto alla campagna di Russia e alla drammatica esperienza del Lager riemergono così episodi apparentemente marginali, ma che danno il senso di una vita: dai giochi di ragazzo alle prime battute di caccia e poi ancora antichi riti e vecchie tradizioni, uomini e affetti di altre epoche, alberi e animali, luoghi e paesaggi sempre carichi di storia e di ricordi: su tutto lo sguardo, a volte divertito a volte malinconico, dell'autore, testimone del suo tempo e di un passato che continua a riaffiorare.
Il racconto delle "sue" stagioni è arricchito da considerazioni sull'attualità e piccoli consigli dati, come sua abitudine, con voce leggera, senza imporre nulla, senza urlare: basta l'esperienza di chi ha vissuto a lungo e ha capito molto della vita.

Filippo Tognazzo rende dunque omaggio all'opera e alla vita di un grande uomo attraverso la lettura di alcune delle sue pagine più intense: verranno toccati così alcuni dei temi più cari a Stern, come il rapporto fra natura e uomo, l'evoluzione della vita sull'altipiano, il desiderio di una realtà più umana e pacifica.
La densa e casta scrittura di Stern viene valorizzata da una lettura d'attore che ne evidenzia i momenti di dinamicità e drammaticità, mentre le note di Ivan Tibolla, e i canti della tradizione alpina eseguiti dal Coro Valbrenta, assicurano il forte impatto emotivo sull'ascoltatore.

Ascoltare le parole di Stern è come respirare l'aria fresca delle montagne che tanto amava, è come riscoprire luci e suoni, sensazioni e immagini di una natura che abbiamo smesso di guardare.


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.



ViPiù Top News


Commenti degli utenti

Mercoledi 19 Dicembre 2018 alle 07:01 da kairos
In Mostra al Chiericati, Caterina Soprana (Commissione Cultura) risponde ai giovani del Pd: "realizzata a costo zero per il Comune"

Domenica 2 Dicembre 2018 alle 17:35 da Kaiser
In Mostre e eventi: due diverse concezioni non confrontabili ovunque e anche a Vicenza
Gli altri siti del nostro network