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Il Soccer Team che sabato salirà in pullman alla volta di Cuneo ha in mente un solo obiettivo. Vincere. Non ci sono alternative, nessuno a maggio vuole avere rimpianti e quindi nessuno vuole avere sulla coscienza dei punti gettati via contro l’ultima in classifica. Alle difficoltà mentali nel preparare una partita di questo tipo si aggiungono, inoltre, difficoltà tattiche.

I giallorossi di Petrone finora hanno sofferto le squadre che le hanno «giocato addosso» come la Virtusvecomp e il Real Vicenza. Al contrario le prestazioni migliori sono arrivate al cospetto di formazioni che hanno pensato innanzitutto a disputare la propria partita. In match così, come con Alessandria, Rimini, Spal in casa e Cuneo, Mantova lontano da Bassano del Grappa. Sarebbe dunque auspicabile che i giallorossi piemontesi affrontassero a viso aperto i giallorossi veneti ma questa è un’ipotesi alquanto inverosimile. Evidentemente sbloccare in fretta il risultato risulterebbe la panacea di tutti i mali, anche se non può considerarsi sinonimo di successo assicurato. È dunque il momento per il Soccer Team di giocarsi delle qualità che ha in maniera proficua anche in partite tatticamente complicate. Vediamole.

Muovere la torre. Se Tommy Maistrello dovesse venire preferito ancora una volta a Stefano Pietribiasi avrà sulle sue possenti spalle ancor più responsabilità del solito. Toccherà a lui creare gli spazi che il Bra non concederà. E non ci riuscirà certo con il fioretto o giochetti brasiliani che non gli competono bensì con una clava e due «maroni» così. A lui si chiedono di contrasti, spizzate e una quantità mostruosa di lavoro sporco in favore dei compagni. Quindi via ciuccio e bavaglino e dentro la fame insaziabile di un ventenne che vuole dare un contributo pesante alla vittoria della sua squadra. Per Maistrello a Cuneo, sede del match, non sarà solo una questione di gol da fare ma anche di gol da far fare credendo fortissimamente in sé stesso e non risparmiandosi nessuna corsa, nessun contrasto aereo, nessun duello con il fisico. Per quanto riguarda, invece, fiuto del gol, movimenti da fare e i tempi degli stessi, beh c’è poco da dire: Tommy la sa lunghissima come testimoniano le tre reti siglate nelle ultime tre partite. Le ricordate? Gran destro all’incrocio più o meno dall’altezza del dischetto del rigore contro il Bellaria, colpo di testa in anticipo sul difensore avversario contro il Real Vicenza, tap-in da vecchio volpone dell’area di rigore contro l’Alessandria: c’è tutto il repertorio di un gran centravanti.

Spinta avvolgente. Oltre al lavoro indispensabile richiesto al centravanti, il Bassano dovrà cercare di pungere nel modo che più lo contraddistingue: martellando sulle corsie laterali. Contro il Bra servirà una spinta costante ai lati per allargare la fase difensiva piemontese. Ma non dovrà succedere come contro Vicenza (Real) e Verona (Virtusvecomp) nel quale tale compito è stato attribuito quasi esclusivamente agli esterni alti, anche per merito delle accortezze degli avversari. Il contributo dei terzini diventa essenziale in certi tipi di partite perché una sovrapposizione ben fatta vale un dribbling riuscito perché permette di creare superiorità numerica e quindi i presupposti per andare in gol. Per la buona riuscita di certi movimenti, però, è rilevante girare la palla in velocità e cambiare fronte di gioco celermente. Il compito spetta a Proietti, Cenetti e talvolta Berrettoni.

Probabile formazione. Con gran parte della rosa a disposizione e una serie di risposte eccellenti in serie anche dai giocatori meno impiegati, forniscono a Petrone un ventaglio invidiabile di possibilità. I punti fissi sono Rossi in porta, Pelagatti e Semenzato in difesa, Proietti, Cenetti e Furlan a centrocampo e Berrettoni in attacco. Favoriti a completare il pacchetto arretrato sono Toninelli e Nicola Bizzotto, Maistrello in attacco mentre per quanto concerne il laterale sinistro sono in ballo Guccione (70%) e Iocolano (30%).

Foto Roberto Bosca