Bassano capolista, Petrone: «Mi piace. Ma non basta». Alle 22:30 su VicenzaPiùTv il 2 a 0 sulla Torres
Lunedi 9 Dicembre 2013 alle 21:26 | 0 commenti
E Mario Petrone mise ordine. Il tecnico giallorosso aveva definito «chiave» la partita che i suoi si preparavano ad affrontare contro la Sassari Torres e per questo aveva chiesto uno sforzo ulteriore alla truppa. Lo scopo dell’ex allenatore di Nuorese, Lumezzane e San Marino è quello di portare a casa più punti possibile prima della sosta natalizia per poi sedersi attorno ad un tavolo con la società e fare il punto della situazione in vista di un girone di ritorno da paura. Alle 22:30 su SporTelevision, canale 193,e VicenzaPiùTv in streaming si potranno rivedere la vittoria dei giallorossi grazie alle due gemme di Berrettoni.
Se non si è perfezionisti non si ottengo risultati. Non basta applicarsi, la maggior parte delle volte è proprio l’applicarsi in maniera totale a fare la differenza tra raggiungere o meno il prefissato obiettivo. Mario Petrone rientra al 100% nella categoria dei perfezionisti, con i tre punti sulla Torres in tasca il coach è già proiettato al futuro prossimo venturo. La sua è un’analisi lucida: «Stiamo facendo bene, probabilmente oltre le aspettative che c’erano all’esterno. Trovarci a due giornate dal giro di boa con un rassicurante + 10 sulla nona posizione è gratificante, si tratta di un bel tesoretto da conservare. Tuttavia so anche che i ragazzi stanno facendo cose incredibili ma non è automatico che le cose «incredibili» possano diventare la normalità . La rosa è composta da 20 elementi, tutti coinvolti nel progetto. Finora siamo riusciti a limitare i danni in termini di infortuni (a proposito il roccioso Nicola Bizzotto sembrano esserci problemi minori rispetto allo spavento iniziale e ciò rende sicuramente più dolce questo lunedì di apprensione  ndr)  e squalifiche ma basterebbero due defezioni nello stesso reparto per metterci in grossa difficoltà . In estate, d’accordo con la società , abbiamo deciso di partire con una rosa ristretta salvo poi valutare approfonditamente la situazione a Natale.
Quindi fra poco arriverà il momento di sedersi attorno ad un tavolo e discutere di come aggiustare la rosa. Siamo contenti di quanto ottenuto finora – conclude il mister – però dobbiamo salvaguardare il lavoro dalla squadra, dalla società , dalla proprietà . 31 punti in cascina in 15 giornate sono tanti ma mancano ancora 19 partite e, statisticamente, sarà dura viaggiare sugli stessi ritmi per tutto l’arco del campionato. Dobbiamo prepararci anche a tempi di vacche magre con la consueta umiltà e fiducia nel lavoro, non possiamo cullarci sugli allori».
Sempre sul pezzo. Se il Bassano ha sbloccato, e poi vinto, il braccio di ferro con Sassari, lo deve anche alla scelta vincente di Petrone di mandare in campo Maistrello assieme a Berrettoni e Pietribiasi. Guarda caso a confezionare l’uno a zero sono stati proprio i tre là davanti: «Il cambio nel sistema di gioco ha permesso a Berrettoni di trovare più spazio. Infatti noi riusciamo a dare continuità alla nostra fase d'attacco se creiamo superiorità sulle fasce e se troviamo libero Berrettoni, se non ce riusciamo ad appoggiarci sul nostro numero 10. Se non troviamo tali sbocchi, vuoi per un campo che rende difficile il gioco palla a terra o per la bravura dell’avversario nel chiudere gli spazi, fatichiamo. E non avendo la bacchetta magica soffriamo. In quel frangente – continua Petrone – ho cercato delle alternative. In genere ci vogliono 2-3 mesi di lavoro per raccogliere i frutti da un cambio di modulo ma grazie allo spirito di abnegazione di questi ragazzi ho potuto fare qualcosa che altrimenti non avrei potuto. Maistrello? Bene e il perché è pronto detto. In settimana si è preso un bel cazziatone per come era entrato a Castiglione (dove peraltro si è mosso bene ndr). Domenica scorsa ci ha messo un po' ad entrare in partita perché si era riscaldato male, non aveva «rotto il fiato» come si dice in gergo. Con la Torres mi è piaciuto molto, ha cercato il gol da attaccante vero ed è stato molto utile alla squadra».
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