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Bassano del Grappa, al via il progetto "L'Atelier di Antonio Canova"

Di Comunicati Stampa Mercoledi 8 Novembre 2017 alle 17:00 | 0 commenti

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I Musei Civici e l'Assessorato alla Cultura di Bassano del Grappa annunciano l'avvio dell'importante progetto di valorizzazione del patrimonio canoviano attraverso l'utilizzo dei più sofisticati e contemporanei strumenti di digitalizzazione. È iniziata pochi giorni fa la collaborazione tra la più importante azienda di mediazione digitale al mondo, Factum Arte, e il Museo Civico di Bassano del Grappa. L'obiettivo è di dare vita a un progetto che non sia soltanto un evento espositivo fine a se stesso ma che si concretizzi nella realizzazione di un programma di fruizione diretta e permanente di alcune opere che, per motivi di sicurezza e conservazione, non sono esposte al pubblico e che rappresentano una parte significativa di quanto viene custodito all'interno del Museo di Bassano. Un vero e proprio incremento del patrimonio dei Musei.

"La volontà, che è anche una forte necessità, è quella di far conoscere al pubblico quella parte del patrimonio che la città conserva ma di cui non può fruire per ragioni conservative - sostiene Chiara Casarin, direttrice dei Musei Civici -. La possibilità di ampliare la collezione permanente nelle sale aperte al pubblico attraverso la digitalizzazione e l'utilizzo dei più innovativi strumenti, ci consente di "aprire" finalmente le porte dell'atelier di Antonio Canova non solo agli studiosi della materia ma anche ai visitatori del museo."

Il team di Factum Arte, con le competenze e le strumentazioni digitali di Factum Foundation, ha analizzato e registrato il bozzetto delle Tre Grazie di Antonio Canova, attraverso la tecnica fotogrammetrica e attraverso gli scanner a luce bianca Nub3D Sidio e Breukmann, per realizzarne, dapprima virtualmente e in seguito materialmente, un fac-simile che consenta il prestito e lo studio agevolato.

I lavori sono iniziati il 6 ottobre e riprendono oggi, 7 novembre 2017, con la scansione tridimensionale e la digitalizzazione dell'intero corpus dei quasi 2000 disegni di Canova che il museo custodisce grazie alla donazione di monsignor Giambattista Sartori, fratellastro dello scultore.
La preziosa raccolta si suddivide in due grandi categorie. La prima comprende gli studi dall'antico e le accademie di nudo virili e femminili, a cui l'artista si dedica costantemente soprattutto alla fine del Settecento. La seconda categoria, cosiddetta dei pensieri, tratta i disegni di invenzione che Canova affida ai taccuini. La collezione è costituita da dieci album e otto taccuini ed è custodita presso il Gabinetto Disegni e Stampe del Museo Civico ed è consultabile solo su appuntamento.
Questo progetto di analisi, ricerca, registrazione dati e valorizzazione si fonda sulla volontà di creare un imprescindibile archivio digitale delle opere di Antonio Canova attraverso l'applicazione di nuove tecnologie. "I dati ottenuti da tali indagini permetteranno di gettare nuova luce sulle opere dell'artista, sul suo metodo di lavoro, sull'uso dei materiali e degli strumenti e sulle diverse fasi creative, scrivendo così un inedito capitolo sulla conoscenza di Antonio Canova e annunciando innovative sinergie tra il museo e i suoi visitatori" continua la direttrice.

Il progetto prevede infine la realizzazione dei facsimile di due album di disegni che diventeranno finalmente esponibili nel salone canoviano ampliando il percorso espositivo permanente del Museo Civico.

"Si tratta di un'operazione che proietta il Museo Civico di Bassano nel futuro, un primo passo per l'evoluzione di un'istituzione storica grazie a strumenti assolutamente innovativi - dichiara Giovanni Cunico, Assessore alla Cultura -. Elemento di particolare prestigio è l'affidamento di questa prima operazione di valorizzazione del patrimonio culturale e storico che la città di Bassano conserva a Factum Arte, una delle più autorevoli società al mondo di mediazione digitale. Stiamo dimostrando concretamente che la nostra città è pienamente in grado di accettare grandi sfide nel campo dell'innovazione, al pari di realtà artistiche come il Metropolitan Museum di New York, il Gran Palais di Parigi e La Fondazione Cini di Venezia, con cui Factum Arte ha collaborato."

Fondata da Adam Lowe nel 2001, Factum Arte è composta da un team di artisti, professionisti del digitale e restauratori, dedicata alla produzione di opere e alla realizzazione di facsimile come parte di un approccio più ampio legato ai temi della conservazione e della diffusione culturale. Le tecnologie, i software e le attrezzature utilizzate dal team di ingegneri dell'azienda, vengono progettate e costantemente aggiornate e perfezionate sul caso studio.
Tra le sue collaborazioni nell'ambito del patrimonio storico artistico sono presenti istituzioni quali il Victoria and Albert Museum e il British Museum di Londra, il Metropolitan Museum di New York, il Gran Palais di Parigi, National Gallery of Art in Washington e la Fondazione Cini di Venezia.

Factum Foundation, con sedi a Madrid, Milano e Londra, è un'organizzazione non-profit da tempo impegnata nella progettazione, nello sviluppo e nell'applicazione di nuove tecnologie per la conservazione dei beni culturali. Fondata nel 2009, lavora al fianco della sua azienda gemella Factum Arte.

Con sedi a Madrid, Londra e Milano, Factum Arte è un team di artisti, tecnici e conservatori che si dedicano alla mediazione digitale, producendo lavori per artisti contemporanei e realizzando facsimile in un'ottica di conservazione e promozione coerente. Per ottenere i migliori risultati nella registrazione e produzione dell'informazione digitale sono state create attrezzature ad hoc e sono stati realizzati software appositi. I metodi che non necessitano di contatto utilizzati da Factum Arte stanno avendo un impatto sempre maggiore sul mondo della conservazione e stanno ridefinendo il ruolo della copia nel processo di tutela del nostro patrimonio culturale.

Lavorando a molti progetti su larga scala, Factum Arte si è distinto per la serietà del proprio lavoro e per l'impegno messo nel superare il limite, che solitamente separa la tecnologia dalle capacità artigianali. Le innovazioni portate a termine o commissionate comprendono: lo sviluppo dello scanner 3D Lucida (realizzato dall'ingegnere Manuel Franquelo) e la scrittura di un software di ritocco in 3D utilizzato per le tombe della Valle dei Re in Egitto, lo sviluppo di un sistema di scansione piano per la documentazione del colore utilizzato sull'asse zero, una stampante digitale piatta che può sovrastampare ripetutamente documenti perfetti, una stampante 3D che stampa su cemento a partire da file STL e lo sviluppo di un sistema per archiviare manoscritti e libri delicati, partendo da un'apertura inferiore ai 90° (usato alla Biblioteca Nazionale di Madrid per conservare El Beato de Liebana).

L'informazione digitale acquisita viene utilizzata per la documentazione, il monitoraggio e la produzione di copie in 2D e 3D che conservano la complessità della superficie e le caratteristiche originali. Aspetto fondamentale del lavoro è il ruolo svolto dai facsimile e il concetto di realismo. L'obiettivo di molti progetti realizzati nei workshop di Factum Arte è quello di dimostrare come le nuove tecnologie possano assumere un ruolo centrale nella conservazione preventiva di luoghi del patrimonio e possano modificare l'atteggiamento verso l'utilizzo di dati digitali (sia virtuali che fisici) nella gestione e conservazione del patrimonio culturale. La recente installazione della camera di sepoltura di Tutankhamun in un nuovo spazio all'ingresso della Valle dei Re è un ottimo esempio di questo tentativo.

Negli ultimi anni Factum Arte ha lavorato con il Musée du Louvre, il British Museum, il Pergamon Museum, il Museo del Prado, la Biblioteca Nacional di Madrid, la Fondazione Giorgio Cini, il Concilio Supremo delle Antichità in Egitto e molti altri musei, istituzioni e soggetti privati.

www.factum-arte.com


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