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Basilica Palladiana come quartier generale del Festival Biblico: kermesse al via il 31 maggio

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 19 Maggio 2013 alle 15:28 | 0 commenti

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Festival Biblico  -  Da Pietro Grasso a Edoardo Bennato, da Alessandro D'Avenia a Natalino Balasso:  arriva la IX edizione del Festival Biblico. Oltre 160 eventi sul tema "fede e libertà", 15 città coinvolte e la Basilica Palladiana come quartier generale per la kermesse al via il 31 maggio
Dieci giorni di eventi, 160 occasioni di incontro con le Sacre Scritture, 18 mostre gratuite, più di 170 protagonisti, 15 città coinvolte - tra cui Padova che si aggiunge al progetto per la prima volta dopo Verona - e 200 volontari.

Sono questi i numeri della IX edizione del Festival Biblico che torna dal 31 maggio al 9 giugno. Quest'anno la kermesse biblica - promossa dalla Società San Paolo e dalla Diocesi di Vicenza (assieme a quelle di Verona e Padova e al Progetto Culturale della Chiesa Italiana) - potrà contare sulla copertura di un territorio tra i più vasti che una rassegna culturale del Veneto possa vantare. Nella sua nona edizione il Festival si propone con un tema di estrema attualità: «Se conoscessi il dono di Dio» (Gv 4,10a). Fede e libertà secondo le Scritture che mette a fuoco il complesso rapporto tra fede e libertà, illuminato dalla prospettiva del dono. Fulcro centrale della manifestazione, che l'anno scorso ha raccolto più di 40.000 presenze, resta Vicenza, che per l'occasione apre al pubblico del Festival Biblico il suo tesoro ritrovato, la Basilica Palladiana in Piazza dei Signori, quartier generale della manifestazione per il 2013. All'ombra del tempio laico della città la Bibbia tornerà ad essere protagonista tra la gente con conferenze, spettacoli, danze, degustazioni, laboratori, mostre, meditazioni e spazi di intrattenimento.
Tanti protagonisti, da Pietro Grasso a Edoardo Bennato, da Alessandro D'Avenia a Natalino Balasso, da Michela Marzano a Philippe Daverio, che si alterneranno all'interno dei 4 percorsi proposti dalla manifestazione.

Il percorso spirituale, esegetico e teologico, che più incarna la proposta spirituale del Festival, esordirà giovedì sera 6 giugno nell'immancabile incontro in Cattedrale a Vicenza, quest'anno affidato al dialogo tra Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio consiglio per la famiglia e la scrittrice Lucetta Scaraffia. Al suo interno il percorso propone una serie di appuntamenti che indagano il rapporto fede-libertà nelle Sacre Scritture riscoprendo alcune figure della fede presenti nella Bibbia. Ospiti di questi eventi, tra gli altri, saranno: Guido Benzi, direttore dell'Ufficio Catechistico Nazionale, il prorettore della Pontificia Università Lateranense Ignazio Sanna, Giacomo Canobbio, Direttore dell'Accademia di Brescia, teologi e teologhe come Stefano Romanello, Paolo Ricca, Antonella Anghinoni e Stella Morra. Sguardi biblici inconsueti saranno quelli del teologo web Paolo Curtaz, quello profondamente etico di Giannino Piana, quello internazionale di Jean Louis Ska o del vaticanista Luigi Accattoli. Non mancheranno le iniziative diventate ormai parte strutturale del Festival come il mini corso per conoscere la Bibbia, un percorso di meditazione in tre tappe e, novità, l'happy hour equo e solidale.

Società, educazione e cultura sono le parole chiave che guideranno un secondo percorso, con protagonisti provenienti dal mondo laico, che toccherà la fede, la libertà e il loro intreccio nella quotidianità dell'esistenza umana. Su questo binario si muoveranno sociologi, magistrati, scrittori, filosofi, giornalisti e tanti altri. Agli economisti del neowelfare Fabio Folgheraiter e Luigino Bruni, al sociologo Massimiano Bucchi e al teorico dei nuovi stili di vita Padre Adriano Sella si affiancheranno la scrittrice vicentina Maria Pia Veladiano, l'esperto di etica Renzo Pegoraro, la filosofa Michela Marzano e la cantante-atleta Annalisa Minetti. E ancora: Umberto Curi, Duccio Demetrio e Claire Ly, sopravvissuta del regime cambogiano di Pol Pot. Non mancheranno i volti e le testimonianze internazionali delle primavere arabe riunite in un incontro di voci e religioni intitolato "Dignitatis Humanae" o il necessario confronto tra le tre grandi religioni monoteiste nell'evento "Sotto la tenda di Abramo". Tra gli incontri più attesi quello dedicato a Padre Puglisi con Pietro Grasso e Alessandro D'Avenia.

L'attenzione al contesto globale è confermata anche dal terzo percorso, quello storico e archeologico, sostenuto dalla Fondazione Roi, che anche quest'anno è racchiuso all'interno della Linfa dell'Ulivo, il Focus sulle Terre Bibliche, promosso dall'Ufficio Pellegrinaggi della Diocesi di Vicenza. L'iniziativa, dopo il successo della prima edizione e grazie alla collaborazione e sostegno dello Studium Biblicum Franciscanum, rinnova la sua formula, ampliandola. Professori del calibro di Massimo Pazzini, Frédéric Manns, Dan Bahat - solo per citarne alcuni - si confronteranno su temi come fede e libertà nella scelta del Battesimo, toccando anche la questione della "fede di Gesù" mentre Rainer Riesner anticiperà le su scoperte sul rapporto tra gli Esseni e Gesù.

Percorrendo il filo rosso di fede e libertà, il Festival Biblico propone infine selezionati momenti di incontro con arte, musica, cinema e teatro. L'esecuzione da parte dell'Ensemble Il Teatro Armonico del "Credo" dalla Grande Messa in Si minore di J.S. Bach accompagnerà la lectio magistralis inaugurale. Il fascino mediatico di Philippe Daverio e Timothy Verdon, si affiancherà alla conoscenza appassionata di Roberto Filippetti. Il mondo del carcere sarà protagonista di una serie di eventi a Lonigo e Padova. L'ironia amara del teatro di Natalino Balasso si alternerà allo sguardo indagatore della reporter Monica Bulaj. Per la musica: le suggestioni di Mariella Nava e l'allegria dei gospel con i Summertime Gospel Choir, le performance itineranti del Coro Val Pellice e il grande concerto di sabato sera in piazza dei Signori con Edoardo Bennato.

Al di là dei percorsi il Festival riserva un'attenzione particolare alla famiglia con riflessioni, esperienze e confronti sulla sfida educativa e l'essere genitori. Dedicati ai più piccoli appuntamenti come laboratori didattici, animazioni di piazza e burattini concentrati durante il fine settimana vicentino che culminerà nella grande festa delle famiglie, sabato 8 giugno, al Parco Querini. Per l'occasione l'area verde della città si trasformerà in un Paradiso Terrestre popolato da alberi e serpentoni birichini che sproneranno i più piccoli a scegliere e giocare con i frutti del bene e del male con attività, letture animate, stand e musica. Altro grande appuntamento la Mostra d'illustrazione per l'infanzia "Sogni di Libertà", ospitata per tutta la durata del Festival all'interno della Basilica. Entrambi gli eventi sono sostenuti da Banca Popolare di Verona.

Il 2013 porta in dote una grande novità dedicata ai giovani: il primo "Premio FriulAdria Una canzone in cui credere", il contest musicale nazionale (www.unacanzoneincuicredere.it) proposto da RadioViGiova in collaborazione con Banca FriulAdria che apre, nell'ambito della manifestazione biblica, un finestra riservata a giovani talenti musicali under 35. La conferenza di lancio, con un ospite a sorpresa, si terrà durante il Festival, il 7 giugno alle ore 11.00, in Basilica Palladiana.

Un festival della gente. Una definizione che calza a pennello non solo a chi lo frequenta per i suoi eventi, ma soprattutto all'esercito di volontari che, di edizione in edizione, letteralmente lo costruisce. Con fatica, entusiasmo, impegno e condivisione sono circa 200 tra Vicenza, Padova e Verona le persone che volontariamente prestano servizio prima, durante e dopo la manifestazione.

Molti soggetti per un progetto comune. Oltre agli enti promotori, il Festival Biblico gode del sostegno del Comune di Vicenza, della Provincia di Vicenza, della Regione Veneto, di due main sponsor Banca Popolare di Verona e Banca FriulAdria, del patrocinio del Pontifico Consiglio per la Cultura e del Ministero dei Beni Culturali e di una nutrita squadra di oltre 50 realtà imprenditoriali (guidata dal pool "Imprese di Valori") nonché dell'apporto di alcune fondazioni bancarie e private.

Informazioni. Il programma dettagliato è consultabile sul sito www.festivalbiblico.it ; si possono avere ulteriori notizie chiamando il numero 334.1477761.

 

Una storia da non credere, fatta da persone che ci credono.
Numeri e valori di un progetto territoriale sempre più vivo.

È tema di approfondita riflessione comprendere le dinamiche che si attivano attorno al Festival Biblico. Si è iniziato a farlo, alla fine dello scorso anno, realizzando il primo "bilancio e valutazione dell'impatto sociale" che ha analizzato i numeri e i valori di quanto accaduto nel 2012, e il lavoro proseguirà anche nei prossimi anni. Si tratta di un primo strumento per superare la "logica dei numeri" (peraltro molto positiva e fondamentale per registrare il successo dell'evento festival) passando a concentrarsi sui valori sociali, culturali, relazionali e anche di sviluppo economico generati dall'evento culturale e a loro volta generanti nuovi valori e numeri.

È tutta qui la risposta alla domanda sul come si riesca in tempo di crisi a proseguire in una sostanziale crescita del Festival Biblico: nel senso di ciò che si sta facendo.
Chi partecipa e, soprattutto, chi sostiene il Festival Biblico, la prima risposta la trova proprio nel senso: nel significato di coltivare proposte, pensieri, luoghi e idee positivi che sono poi, fortunatamente supportati dai numeri che giustificano anche un investimento economico in un tempo che sembrerebbe consigliare scelte diverse.

Registrare una sostanziale tenuta complessiva della raccolta delle risorse necessarie per rendere concreto il progetto Festival (anche se oggi il risultato finale non è ancora raggiunto), con un tasso di conferme della presenza dei diversi soggetti sostenitori prossima alla totalità (anche se in taluni casi con lievi riduzioni di apporto contributivo), è un dato che parla da solo. E a questo vanno aggiunte le nuove adesioni che permettono di reggere la spinta di sviluppo di questi ultimi anni.

Lo sviluppo è dato soprattutto dall'allargamento territoriale (segnato in modo specifico dalle iniziative che si terranno a Padova) che rappresenta l'emblema di un desiderio di portare, o di accogliere, nel proprio paese o nella propria città, un'esperienza umana innovativa e affascinante. Un desiderio che, se vogliamo, è anche accresciuto dalla stima e dalla considerazione che il Festival Biblico sempre più spesso raccoglie in ambienti e da persone in tutta Italia.

L'obiettivo di una corretta gestione economica del Festival Biblico, primario quanto quello contenutistico, è quindi vicino. Se ciò è accaduto è grazie a molte realtà, soprattutto imprenditoriali, che hanno creduto nel Festival e continuano a farlo consapevoli dell'importanza del "loro" investimento. Realtà che hanno anche il coraggio di condividere (cosa non scontata) una co-presenza di settore come avviene per i due main sponsor, la Banca Popolare di Verona, partner storico, e Banca FriulAdria - Crédit Agricole, new entry: "concorrenti" nel lavoro che insieme "concorrono" al buon esito del Festival, stimolando anche a sviluppare contenuti specifici.
A tutto questo si aggiungono realtà imprenditoriale nazionali e internazionali che iniziano a guardare con curiosità e interesse (talvolta scegliendo di non apparire) alla manifestazione, fornendo un proprio contributo.

E ci sono, infine, anche nuovi supporter: quelle persone che abbiamo chiamato "Ambasciatori", che hanno dato vita ad un gruppo spontaneo di sostegno e che, come accaduto poche settimane fa a Verona, stanno aiutando a mettere insieme le risorse necessarie per raggiungere la piena sostenibilità del Festival.
Una sostenibilità che quest'anno intende coinvolgere anche il pubblico chiedendo a tutti i partecipanti, in forma libera e assolutamente volontaria, di condividere il Festival offrendo il proprio contributo economico. Per questo sono state attivate diverse modalità, dalle donazioni che si potranno effettuare nei giorni della manifestazione nella segreteria organizzativa che sarà operativa in Basilica Palladiana, a quelle on-line sul sito www.festivalbiblico.it sino alla sottoscrizione della "Festival Biblico Card" che intende essere un "segno" di appartenenza e condivisione.
La scelta di coinvolgere il pubblico mira a integrare le fonti di finanziamento anche in chiave di prospettiva futura, nella certezza che la bellezza di quanto sarà vissuto nei giorni del festival possa essere ricambiato, a seconda delle proprie disponibilità, anche con un personale contributo. In piena libertà.

Il claim scelto quest'anno dice: "Il Festival Biblico si rivolge a tutti. Liberi di crederci".
Per questa edizione ci hanno creduto: 6 enti promotori, 6 enti pubblici, 4 fondazioni bancarie o private, 54 realtà imprenditoriali, 39 media partner, 8 partner progetto, 50 realtà culturali o religiose, 66 realtà diverse per le attività nei centri minori, circa 200 volontari.
Quante saranno le persone, in qualità di pubblico, lo diremo alla fine.

Guido Zovico
Responsabile Area Fund Raising e Sviluppo

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