Berlusconi prega. Per l'amnistia nel giudizio dell'aldilà
Domenica 25 Agosto 2013 alle 18:37 | 0 commenti
Berlusconi e i suoi insistono nel farsi beffe della giustizia terrena. Vogliono che il signore di Arcore venga dichiarato intoccabile. Un essere meraviglioso e quasi sacro come lui non può neppure essere sfiorato da un minimo sospetto, figuriamoci da una sentenza negativa emessa per giunta da miseri mortali, quali sono i magistrati dei vari tribunali che lo hanno, or ora, condannato per alcuni milioncini di euro evasi a parte le centinaia "prescritte". Forse solo Dio potrà giudicarlo … ma, qua, sorgono alcuni dubbi. Come già obietta don Ghedini.
Se, e ripetiamo se, e quando, se mai, avverrà il trapasso, come sarà il collegio giudicante eterno? Ci saranno anche nell'aldilà le odiate “toghe rosse� E se dovessero giudicarlo, quanti gradi di giudizio ci saranno? Quanto si potrà tirare per le lunghe il dibattimento? E la prescrizione esisterà anche là ? E si potranno fare "regali" pietosi a testimoni altrettanto ben disponibili? ...
Sono troppi gli interrogativi a cui rispondere di qua. Forse sarebbe meglio, allora, lo propone Ghedini al suo sommo (e per che somme!) datore di lavoro, telefonare al Santo Padre per pregarlo di intercedere (Lui sicuramente potrebbe) ad altissimo livello per vedere cosa si può fare. Magari chiedendo (o pretendendo) un'amnistia preventiva per l'aldilà . Tanto le indulgenze si potrebbero pagare  tramite lo Ior, suggerisce sempre Ghedini, che ricorda, ammiccando, come quella banca proprio pia non lo sia.
Peccato solo che lui, l'avvocato padovano, non sappia ancora che il papa si chiama Francesco, come il santo poverello di Assisi, e non Giorgio, come il presidente ... napoletano. Senza offesa per i napoletani.
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