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Tempi da Lupi: Toniolo e Variati novelli Palladio e Fogazzaro

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Domenica 4 Gennaio 2015 alle 23:33 | 1 commenti

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Da stasera siamo bombardati dalle notizie sul crollo del viadotto Scorciavacche sulla Palermo-Agrigento inaugurato alla vigilia di Natale, crollato a Capodanno e subito finito sotto gli anatemi inorriditi del ministro NCD delle infrastrutture Maurizio Lupi, il ciellino amico, in alto, del candido Roberto Formigoni e, a  Vicenza, di Costantino Toniolo, sponsor e sponsorizzato del nostro sindaco e presidente provinciale Achille Variati.

Lui, asceta di Comunione e Liberazione come, appunto, l'ex super indagato presidente della Lombardia Formigoni (per ciò promosso senatore...) è maestro di contrizioni e accorate condanne (per gli scempi altrui).

Recentemente Lupi, dopo aver vituperato per anni la magistratura brutta e cattiva col suo precedente padrone, Silvio Berlusconi, si è alleato col fantaPd, per tutelare l'ex cavaliere dalla parte della maggioranza, malignano alcuni politici altolocati come qui fanno i Vicenzalocati sul consigliere regionale Toniolo, ben mimetizzato sartoriano di ferro capace di raccogliere col 3,1% dei voti alle uniche elezioni a cui l'NCD ha partecipato il 25% del consiglieri provinciali made in Variati, il nemico amico della Lia, dicevano nel 2008 i malpensanti, ora passati, uno alla volta, tutti dalla sua parte... fin che la barca va.

Il ministro ciellino (in latino significava "servitore") si è allenato con l'Expo 2015, sculacciando anche i Maltauro, vicini dall'inizio al governo che chiamammo Sartoriati, per poi alzare possentemente la voce col Mose, in cui non sono mancati i bad man vicentini, come Roberto Meneguzzo della Palladio Finanziaria, il salotto buono della finanza berica, in primis quella griffata Amenduni.

E se Maltauro con le sue decine di patteggiamenti è più che noto, i ben più distaccati Amenduni  si preparano a brindare alla nuova, immaginifica, e munifica, stazione in Fiera della TAV o TAC, che dir si voglia.

Stazione munifica visto che si annunciano come necessari espropri milionari di capannoni vuoti e terreni inquinati (per gli Amenduni, ad esempio, sarebbero previsti 110 miioni di euro, ma loro ne chiederebbero 300...) per poterla costruire come nuovo monumento al viaggiatore ignoto. Saranno, infatti, pure 800.000 quelli del bacino secondo l'informatissimo, confindustrialissimo e, ovviamente, favorevolissimo Il Giornale di Vicenza, ma tanto treni veloci, siamo seri, qui non si fermeranno per questioni tecniche ed economiche (lo abbiamo già spiegato, usando il ciceriano buon senso, che se un TAV deve fermarsi a Vicenza e ripartire per Padova, nodo di smistamento naturale per Roma, destinazione tipo immaginabile, o per Milano, il tempo che perde lo rende una lumaca mentre i viaggiatori l'ipotetico tempo che risparmierebbero se lo giocherebbero per arrivare in Fiera...).

Lo temono anche alcuni, pochi purtroppo, consiglieri comunali, magari seduti accanto a quelli, ben di più, "toccati" dalla Corti dei Conti, loro sì, la giunta no (e ancora Variati e  Caporrino non ci hanno risposto sul perchè)  che li rincorre per i danni maltauriani di Borgo Berga costruito sui nostri fiumi e sule rovine, anche quelle inquinate?, della ex Cotorossi, i cui terreni erano di proprietà proprio di Berlusconi...

Potremmo continuare ma, visto anche che non mancheranno altre occasioni, purtroppo, ci viene voglia stasera di chiedere di  scendere da questo... treno affollato di inciuci politici e incroci di interessi, privati.

Caro ministro, servitore sì ma di CL?, Maurizio Lupi si alleni ancora a mostrarsi contrito e signorilmente incazzato, tanto l'Italia di questi campi da gioco è ricca.

E magari si faccia dare qualche informazione in più dai suoi portavoce locali, Toniolo e Variati in rigoroso ordine alfabetico, sul bello che ancora alberga a Vicenza e che la stazione a Borgo Berga, devastante e forse devastatrice di arte e territorio, si prepara a distruggere, come teme l'Unesco e non solo (a meno che non sia sbandierata come richiamo per le allodole per poi non farla come merce di scambio e magnanima concessione ai contrari anche al ben più remunerativo spreco della stazione in Fiera, come la mossa NCD locale fa pensare e temere...).

Lupi si faccia dare qualche informazione in più sulla Borgo Berga Station, così per un pizzico di coscienza da cristiana Comunione e Liberazione, tanto avrà tempo e modo, se rimarrà ministro e servitore, del leader di turno, di mostrarsi contrito e di condannare i cattivi appaltatori di queste parti e dintorni per la Fiera Station, se dopo studi milionari di fattibilità affidati a studi amici, dopo espropri fantamilionari e, magari, dopo appalti di massima urgenza o al massimo ribasso e, comunque, con adeguata tangente, scoprirà che qui ora ne siamo ricchi, di quegli appaltatori.

Come pure capirà che se una volta eravamo ricchi di geniali architetti come Andrea Palladio e di grandi scrittori come Antonio Fogazzaro oggi non ci mancano accorti architetti e professionali affabulatori: Costantino Toniolo e Achille Variati.

La crisi è crisi, per tutti.


Commenti

Inviato Lunedi 5 Gennaio 2015 alle 08:21

Il miglior paragone sarebbe stato quello con "Toni" e "Menego" i due che si trovano a bere un goto de vin!
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