Aumento frutta nei succhi e made in Italy, appello di Cerantola ai nuovi sindaci
Sabato 14 Giugno 2014 alle 16:00 | 0 commenti
Coldiretti Vicenza - “Amministratori sensibili ed attenti devono avere a cuore la salute della comunità che rappresentano per non lasciare indietro Vicenza. La nostra provincia ha sempre condotto impegnative ed importanti battaglie per il bene dei cittadini e deve continuare a farloâ€.
Con queste parole il presidente provinciale di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola, si appella agli 88 sindaci che hanno assunto l’incarico o sono stati confermati dalla cittadinanza, affinché l’amministrazione comunale rifletta sull’opportunità di approvare le due delibere sulla tutela del made in Italy e sull’aumento della percentuale di frutta dal 12 al 20 per cento nei succhi di frutta. “Si tratta di due misure importanti – prosegue il presidente Martino Cerantola – i cui effetti sono da immaginare anche a livello locale e prevedono un incremento di produzione e smercio dei prodotti interessati, ma in particolare la salvaguardia della salute dei cittadini, che potranno così consumare bevande di maggior qualità e con un contenuto di frutta che ci vede primeggiare a livello europeoâ€. Proprio ieri, lunedì 10 giugno, infatti, la Camera ha approvato un emendamento alla legge europea 2013-bis che prevede che nelle bibite che si richiamano all'arancia prodotte in Italia il contenuto minimo di succo dell'agrume sia del 20 per cento. Con questa norma, quindi, viene aumentato il limite minimo consentito di frutta nelle bibite dal 12 al 20%, un beneficio per 23 milioni di consumatori di questo genere di bevande, che secondo coldiretti porterà ad un maggiore consumo di 200 milioni di chili di arance italiane. Ora l’Italia è all'avanguardia a livello comunitario, può vantare un altro segno distintivo della qualità del made in Italy e può giocare un ruolo da capofila per il resto dell'Europa. “Ricordiamo che l’approvazione da parte delle amministrazioni comunali di queste delibere – conclude il presidente Martino Cerantola, che ha già inviato ai sindaci vicentini una dettagliata comunicazione in merito – rappresenta un segno di attenzione importante per l’economia locale e di tutela della aziende agricole, che rappresentano il settore da sempre motore dello sviluppoâ€.
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