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Attenzione prostitute

Di Citizen Writers Martedi 29 Ottobre 2013 alle 11:44 | 0 commenti

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Riceviamo da Irene Rui del Forum delle donne di Rifondazione Comunista e pubblichiamo - Oggi 29 ottobre il Consiglio Comunale di Vicenza darà una mano di bianco alla Città. Le ordinanze diventeranno regolamento di pulizia urbana, oh scusate polizia urbana. Si spazzerà dal centro storico e abitato tutto ciò che è considerato degradante agli occhi del mondo e dei cittadini.

Sia chiaro non a tutti i cittadini, solo ad alcuni, quelli appartenenti al gruppo clerico-borghese, che da un lato si stracciano le vesti per la solidarietà sociale, per il ravvedimento dal peccato del corpo sfruttato a scopo di lucro, e per la vita, e dall'altro chiudono gli occhi davanti al disagio sociale della povertà crescente, di chi è sbattuto fuori di casa, di chi non ha un lavoro e un giaciglio, di chi soffre di disabilità e si vede chiudere le porte, offrendo la compassione e poche soluzioni sociali, nascondendosi dietro “non ci sono risorse economiche”; da coloro che non accettano che ci sia qualcuno che voglia disporre liberamente del proprio corpo e vivere in modo diverso rispetto la maggioranza.

I poveri, gli accattoni, gli artisti di strada, i sans papier e le puttane di strada, non sono gradite a Vicenza. Queste persone devono ritirarsi ai margini, nascosti, discreti, in luoghi bui, lontani dagli occhi dei cittadini e dei turisti. Luoghi non riparati da intemperie, luoghi insicuri per esercitare un mestiere e diventare bersaglio di mal intenzionati.

Per la “Vicenza per bene”, queste persone sono spazzatura e come tale va trattata; la povertà è accettata se nascosta, la prostituzione se fatta dietro le quinte, in luoghi chiusi e lontano dagli occhi, molte volte da persone (anche conoscenti) che arrotondano lo stipendio nei fine settimana o di sera, nei club privati, da amici ecc. Insomma si vuol nascondere per non accettare quello che c'è e fa troppo male alla propria morale. Vicenza sembra voler annoverarsi il detto di Trevigiano “Santa di giorno e puttana di notte” (vi ricordate “Signori e Signori”). Ma va bene così, il mondo politico opportunamente non prende una posizione, se non per gli accattoni e i senza tetto, chi mai direbbe non sono d'accordo con le prostitute fuori dai centri abitati? E poi siamo sicuri che veramente si trasferiranno nelle zone industriali, o useranno escamotage, tra l'altro in voga, per incontri discreti con “amici” in appartamenti o in esercizi ricettivi compiacenti? Ciò non è legale, ma non importa è nascosto non in strada, vero Signore e Signori? Che ipocriti siamo, sapiamo che esiste e che esisterà, che i nostri vicini o in quel determinato luogo si esercita, naturalmente in modo discreto, ma l'importante è far finta di non vedere e non sapere. Non ci avete pensato che così non si combatte lo sfruttamento, quello vero, l'uso illegale del corpo della persona, soprattutto femminile, ma gli si consegna la soluzione agli sfruttatori dei loro problemi, chi mai dirà che quella persona è abusata, è sfruttata, se io infondo l'accompagno da amici, ad una cena o ad una festa e quel che succede poi... Non è forse questo, trattare un corpo come oggetto, più che offrire un servizio libero in strada, visto che la sexwork sarà spinto o spinta, a trovare un intermediario o intermediaria?


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