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Assestamento bilancio provincia, Variati: Stato esoso, ma non tagliamo i servizi primari

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Venerdi 21 Novembre 2014 alle 13:35 | 1 commenti

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Il Presidente della Provincia di Vicenza, Achille Variati, ha illustrato  i provvedimenti legati alle variazioni e all'assestamento di Bilancio, che ha dovuto prendere atto di un ulteriore esborso verso lo Stato di un milione e quattrocentosessantamila euro che porta a 8 milioni il totale di quanto versato al governo centrale e che è stato trovato grazie a ulteriori tagli per circa trecentomila euro, che però non toccheranno sociale, scuola e disabilità, e a un milione di avanzi di precedenti gestioni (a seguire video di VicenzaPiu.Tv)

Alla presenza della responsabile del bilancio della Provincia, Caterina Bazzan, e del direttore generale, Angelo Macchia, oltre che dei Consiglieri Delegati Mauro Beraldin, Renzo Marangon ed Ennio Tosetto, che, lo ha voluto sottolineare il presidente assolvono i loro compiti «in regime di totale volontariato senza neanche rimborsi spesa per le spese di trasferimento», Variati ha approfittato dell'occasione per ricordare che nella gestione degli ultimi anni la Provincia ha portato il suo debito a dimezzarsi dai 120 milioni del 2011 ai 60 attuali.
Ma per il 2015, se le richieste, in caso di approvazione della legge di stabilità, triplicheranno l'esborso di un ente tra i più virtuosi in Italia, «le previsioni sono scoraggianti per la sopravvivenza non tanto dell'ente e dei suoi stessi dipendenti ma per i servizi che eroga a meno che...»
«A meno che - ha concluso Variati - la legge di stabilità non raccolga il generale "grido di dolore" o che, in caso contrario, il parlamento italiano, che ad oggi non è stato in grado di votare per le definitiva soppressione delle province, percorra la strada del procurato fallimento per farne a meno. Il problema, però, è tutto nei servizi e nelle competenze che dovrebbero trovare nuovi attori. Comunque mi piace guardare il bicchiere mezzo pieno per cui, se  quest'anno, pur pagando uno Stato espsi, riusciremo a non toccare i livelli di servizi primari, voglio lottare per un 2015 che preveda passi positivi dopo un confronto col governo centrale che mi auguro costruttivo, soprattutto, per i cittadini».
 
La nota ufficiale della Provincia:

Parola d'ordine: “Difendere i servizi”. Premessa fondamentale nella relazione fatta alla stampa dal presidente della Provincia di Vicenza Achille Variati sugli assestamenti di bilancio, presenti i consiglieri delegati Mauro Beraldin (Bilancio), Renzo Marangon (Protezione Civile) e Ennio Tosetto (Edilizia Scolastica). Già, perché sull'ente pende la spada di Damocle del dissesto finanziario, nonostante sia un'amministrazione virtuosa e con un piccolo tesoretto bloccato dal Patto di Stabilità.

Spiega Variati: “Lo Stato non solo non trasferisce a noi neppure un euro ma ci ha chiesto un bonifico di 8milioni e 100mila euro. Di questi 1.460.000 euro sono a restituzione per il venir meno delle elezioni provinciale e della conseguente riduzione dei costi della politica. Se mi permettete è una vergogna, la Provincia di Vicenza era commissariata, dunque non produceva costi politici, eppure questo non ci è stato riconosciuto. Va detto che a questa richiesta abbiamo fatto fronte attingendo 1.160.000 euro dagli avanzi di amministrazione e 300mila euro da minori spese”. Il presidente è un fiume in piena. “Non è finita, perché prima Letta e i Renzi ci hanno chiesto la restituzione di 10 e 14 milioni di euro, cifre che se fossero confermate dalla Legge Finanziaria ci costringerebbero a ridare le chiavi a Roma. A quel punto, infatti, non saremmo più in grado di garantire niente. E questo nonostante che l'indebitamento sia sceso di oltre il 50% dal 2011 (da 123milioni a 60milioni di euro) e la spesa del personale sia passata da 21.600.000 euro a 18.900.000 euro”. Intanto l'esercizio finanziario 2014 si chiude con 5 milioni di euro di disavanzo, bilanciati, come detto, dalla presenza di un tesoretto, e persino con qualche buona notizia, nonostante le premesse.  “Detto che ringrazio davvero i consiglieri delegati per la loro serietà e passione, e stiamo parlando di un incarico di puro volontariato, proprio come il mio, per cui non è previsto neppure il rimborso spese della trasferta, segnalo i 2.797.000 euro per interventi di difesa idraulica (bacino di laminazione di Montebello, rifacimento muri spondali dei torrenti Lavarda e Chiavone, consolidamento dell'alveo del Brenta e delle difese spondali del torrente Chiampo), i 950mila euro per la difesa del suolo, in pratica consolidamento in alcune zone del territorio, più 540mila euro per la frana di Velo d'Astico, e infine altri 500mila per la piccola manutenzione degli edifici scolastici, 128 per una popolazione di oltre 45mila persona tra studenti (40mila) e insegnanti”.

Lunedì 24 novembre, alle 17, il provvedimento sarà votato dal consiglio provinciale, “ma alle 12.00 incontreremo i parlamentari vicentini per trasferire a loro il nostro grido di dolore e d'allarme”.


Commenti

Inviato Sabato 22 Novembre 2014 alle 07:48

Tanto tuonò che rimase alla sua poltrona.
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